Il Baretto? Un mondo in miniatura

Il Baretto oggi, 15 Marzo 2017. Era già lì 50 anni fa e prima ancora nella “rotonda” di Valdesi

Il Gambero Rosso “scopre” un gran gelataio di Palermo

Un lido o un mondo? Luogo simbolo dell’immaginario cittadino, Mondello stupisce chi la conosce da sempre, con i suoi inattesi scorci di sole, mare e paesaggio. Stupisce gli ospiti, poveri e ricchi, meno noti e persino illustri: ripartono con un dire… “ma voi avete Mondello!” Come se quello fosse il saluto a noi e alla nostra bella città, strana anche, destinataria di amore e odio. Ma sì, certo, com’è per tutti i grandi amori.

Ma che cos’è questa Mondello? Che cosa avrà mai quel tratto che da Valdesi corre al Paese, passando per lo stabilimento Kursaal, specie quello che dal Baretto va al Moletto: mondanità e provincialismo, eleganza e pacchianeria, amori sbocciati ed addii… Che cosa non ricordano quei marciapiedi in riva al mare, bellissimi e struggenti, a volte tristi e grevi di nostalgia? Un tempo fu la grande passeggiata giardino. Mondello nasce da un piano regolatore del 1906 che è tutt’oggi un modello di armonia e urbanistica. Avveniristico e in stile. Peccato che fu realizzato, anche questo, a metà…

Folla al Baretto: ha prolungato i giorni di apertura...
Folla al Baretto: ora prolunga i giorni di apertura nel corso dell’anno, più giorni, più gusti per la gioia di palermitani ed ospiti.
La Sirenetta a valdesi ai tempi d'oro. Conteneva bei locali, lo stesso Bar del Sole e un'arena omonima (da primo bacio)
La Sirenetta: Valdesi ai tempi d’oro. Gestore il nonno di Eleonora Abbagnato. C’era il Bar del Sole e l’Arena (da primo bacio).

Ma abbiamo detto Baretto. Non era ora che qualcuno si accorgesse che il gelato è così buono? Non è soltanto “assai”, non si moltiplica in mille gusti, che variano con le stagioni, non è lo standardizzato “mantecato” di Rimini

Con Greco e Tramontana il mare si adira e la sabbia reclama i suoi spazi
Con Greco e Tramontana il mare si adira. Quel giorno – fine anni ’60 – la sabbia reclamava i suoi spazi, tornava sulla strada, ma il Baretto era sempre lì

e Viareggio. E’ il gelato alla palermitana, alla siciliana, dove ogni gusto ha la sua storia, la propria ricetta. Sì, il gelato del baretto è buono, buonissimo. Quelle volte che mangio un cono “di mellone” – non chiamiamola noi anguria, please – o una brioche, mi sento un po’ in colpa perché non lo porto anche in dono. E i gelsi neri? Giungono lì freschi in un cestino e …diventano gelato.

Ora ci ha pensato la guida del Gambero Rosso. Ha incluso questa fra le migliori gelaterie d’Italia. Lo si poteva dir prima! Ma, meglio tardi…

Gelato? Solo gelato? Ma il Baretto è anch’esso un piccolo mondo, come Mondello. E’ ricordi, è storia: una stella, un pianetino – l’azzurro non gli manca – una cometa di sorbetto ed altro ancora…

Piazza Valdesi, sede di una delle “garitte” ai confini della città, ai tempi della “cinta daziaria”, dove di sostava per pagare una sorta di pedaggio e transitare con prodotti commerciali, fu presto soltanto sede di …chioschi. Al centro della piazza, nella storica rotonda, ora a giardino, c’era il baretto e il Bar del Sole che era ancora più grande, come anche “al paese” il Bar del Chiosco era ancora tale: un grande chiosco.

Le ville erano ville, i marciapiedi erano tali e le case dei pescatori pure. Chioschi e chioschetti sono visti ora un po’ come il fumo negli occhi. La logica cambiò infatti col tempo, ma di poco cambiò il Baretto. Il chiosco è ancora quello, verde come sempre, si è solo spostato, dando le spalle al mare.

“A proposito, perché non ha mai servito il gelato anche lato mare?”

Già, di logiche illogiche Palermo è ricca e Mondello ne segue le sorti. Per anni non fu la solita spiaggia dove arrivi e affitti una cabina, un ombrellone, delle sdraio, ma una serie infinita di minime casette al mare: le storiche capanne, amate e odiate come è la regola in città…

Mondello e Valdesi hanno vissuto anche con il motto “non solo sport”. Ce ne sarebbero di storie da raccontare… E chi non ne ha? Da monellini – visto che il Baretto c’è da sempre – il gioco era quello di prendere tanti coni con lo stesso scontrino, non consegnandolo, con la faccia d’angelo, in mezzo all’immancabile folla delle ore di punta. Poi il gioco fu di portare la ragazza, sempre più bella, sempre più alta, sempre più bionda, ma anche bruna. Certo: vai a fare distinzione! Poi anche l’auto, spider negli anni d’oro, poi alfa qualcosa, poi mini qualcosa, poi altro ancora…

E lo sport, il surf, la vela, il volley, il …rumoroso palladium, un quasi tennis con grandi tamburelli Berruti che furoreggiò per alcuni anni, forse tanti. Quel giorno il “cortiletto” fra le capanne viveva solo per quello. Ma sapete dove è stato inventato il Beach volley? Lo state indovinando? Fra il Baretto e il Moletto! Negli anni ‘30 il campo si montava lì, delimitato da una fettuccia fissata sulla sabbia e il Baretto già risuonava dei fischietti arbitrali. Quante ne ha viste il Baretto! Vittorie, sconfitte…

Insomma quando si dice chiosco si può forse torcere il naso (esagerazioni e falso-modernismo), ma quando si dice Baretto, si parla di un’istituzione cittadina. E …mondellana. Viva il baretto: con la sua tanta storia, e con amore. Lasciamo che cresca, fra terra e mare, aprendo su questo anche la finestra che manca.

Germano Scargiali

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