Il caso Giambruno Che dire di Antonio Ricci?


La vicenda dei fuorionda contenenti molte volgarità pronunciate da Andrea Giambruno, il compagno di Giorgia Meloni, sta infiammando l’Italia, quasi come se di fatti più importanti non ce ne fossero…

Ma, si sa, a tirare è più il gossip che qualche serio ragionamento e, naturalmente, in questi casi, ognuno spara la sua.

Innanzi tutto, però, vorremmo chiedere ad Antonio Ricci, il direttore di Striscia la notizia, se gli sembra corretto spiare chi sta lavorando per la sua trasmissione. Non ci sembra sia molto legale e, soprattutto, lo è, poi, mandare il tutto in onda? Ci chiediamo: “Quel che è permesso al direttore di Striscia la notizia, d’ora in poi, sarà permesso anche ai comuni mortali?” Inoltre, queste spiate sono ammesse solo nei confronti di personaggi del centro destra e dei loro parenti? Perché ci sembra che a chi sta a sinistra si perdoni, invece, molto di più.

A parte la deontologia professionale che, a quanto pare, a chi vive nel mondo dei media, si applica solo a corrente alternata, il signor Ricci si è mai chiesto a quali gravi conseguenze può portare il suo modo di procedere, quali rischi possano correre le famiglie dei malcapitati? E, poi, se il suo fosse un intento moralizzatore, allora le stesse accuse andrebbero rivolte anche alla maggior parte dei lavoratori dello spettacolo e del giornalismo, non solo al compagno della Meloni. Se ci scandalizza il modo di parlare di Andrea Giambruno (e di buoni motivi ce ne sono), allora, coerentemente, dovremmo anche chiedere di censurare quasi tutti gli spettacoli televisivi e cinematografici perché il linguaggio usato da Giambruno, che certamente non ci piace, è lo stesso più frequentemente, oggi, usato da molti uomini in società o nei luoghi di lavoro, con poco scandalo degli ascoltatori.

Il direttore di Striscia, interpellato sul caso ha, addirittura, detto: “La Meloni mi ringrazierà”, dunque, per nulla pentito, di “schiaffare il mostro in prima pagina”, come si suol dire  in linguaggio giornalistico, si dichiara fiero di quanto ha fatto, per cui, ne consegue che chi venisse a sapere qualcosa di scandaloso sulla vita di una persona farebbe un’ottima cosa se l’andasse subito a spiattellare al relativo coniuge, insomma farebbe una buona azione se si immischiasse nelle faccende altrui, ignorando il noto proverbio: “tra moglie e marito non mettere il dito”. Se poi il vero intento dello staff di Striscia, come qualcuno pensa, avesse, invece, uno scopo politico, per esempio quello di indebolire Giorgia Meloni, probabilmente il risultato non è quello sperato perché la premier, forte come suo solito, ha dichiarato che: “se qualcuno ha pensato, così, di colpirmi, non è vi affatto riuscito”.  

Quale il seguito della telenovela? Non lo sappiamo e speriamo, comunque, in un finale non traumatico per i protagonisti della dolorosa vicenda, che comprende anche una bambina di soli sette anni. Prima di concludere vogliamo, però. elogiare il commento da vero signore di Giuseppe Conte, il leader dei Cinque stelle, che, pur essendo avversario politico di Fratelli d’Italia, ha deplorato la diffusione in pubblico di fatti privati.  

Infatti, c’è ancora qualcuno che ricordi la famosa frase di Gesù, nel Vangelo di Giovanni: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”? Anche se, in questo caso, da lapidare, al posto di una donna, ci sarebbe un uomo.  

Articoli correlati