Il limite della green economy

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TUTTA LA CAMPAGNA MONDIALE PER L A CONVERSIONE ALL’ELETTRICO DOVREBBE ESSERE FERMATA IN ATTESA DI PROPOSTE INDUSTRIALI FUNZIONANTI E PRIVE DI RISCHI.

La cosiddetta ‘’green economy’’ ha un grosso limite il quale è rappresentato dai dispositivi di immagazzinamento di energia elettrica. Al momento l’unica forma efficace ed efficiente è rappresentata dalle batterie agli ioni di litio, ormai arcinote per la loro pericolosità intrinseca che sembrerebbe inevitabile!
Ciò rappresenta un gravissimo handicap per i progetti collegati e legati alla conversione elettrica di tutte le apparecchiature prima funzionanti con combustibili fossili. Per prima cosa c’è l’autotrazione già vessata in parte per la difficoltà che hanno i veicoli elettrici cui molti utenti sono rimasti insoddisfatti dai limiti dei veicoli stessi, quali ad esempio l’attenzione da prestare allo stato di carica della batteria.

Alcune fabbriche hanno inserito uno speciale interruttore che esclude tutti i servizi non necessari in caso di criticità di percorso (lunghe fila autostradali), oppure in condizioni di maltempo (esclusione del condizionamento), oppure se la colonnina di rifornimento sia eccessivamente distante.

In fatto di pericolosità soprattutto c’è il problema del cortocircuito accidentale dei cavi della batteria, dovuto al livello di acqua piovana in caso di violento nubifragio e/o d’incidente automobilistico. Nelle auto più potenti sulla batteria centrale si misurano tensioni di circa 600 Volt e per una capacità di circa 50 KW/h. Secondo gli standard questa può erogare anche 50 A in 10 ore e in caso di cortocircuito tale potenza è sufficiente a far esplodere l’intero corpo della batteria per surriscaldamento!

In realtà tutta la “green economy” poggia su una serie di presupposti sbagliati, tra l’altro mistificati, oppure oscurati dai media più noti, ad esempio:
1. Non è vero che massimizzando le fonti energetiche eoliche e fotovoltaiche si riesce a compensare l’attuale produzione elettrica tramite idrocarburi (50 GW/giorno).

2. Non è vero che la CO2 dell’aria prodotta bruciando metano è difficile da eliminare.

3. Non è vero che navi, TIR, e mezzi di soccorso possono essere alimentati via elettrico in quanto non esistono batterie di capacità sufficiente per garantire la potenza necessaria.

4. Non è vero che l’uso di centrali eoliche e fotovoltaiche eliminerebbero le centrali a combustibili fossili (di notte tutto al buio e fermo?).

Ormai sono troppi gli incidenti tra le cui cause si annoverano batterie al litio: dai primi cellulari esplosi sul volto dei malcapitati utenti, il volo UPS 6 del 2010  il cui carico di cellulari si incendiò e nulla poté fare l’antincendio on-board. L’aereo precipitò causando la morte dei due piloti.
Ormai si contano le segnalazioni di incendi di auto appena parcheggiate e in ultimo la nave cargo Felicity Ace con un carico di circa 3500 auto, ferma nelle acque territoriali olandesi a causa di un incendio – sembra – di auto elettriche.

Abbiamo scritto vari articoli in merito al surriscaldamento globale, evidenziando l’errore di valutazione che si compie addossandone la colpa alle attività produttive umane.  Il clima sta cambiando ed è vero, è innegabile ma nessuno parla del progressivo disboscamento che si sta facendo delle grandi foreste?
Perfino i pannelli fotovoltaici aumentano la temperatura dell’aria in quanto superfici che assorbono energia e non sono riflettenti.
Le gigantesche torri eoliche sono in grado di modificare le correnti d’aria, come anche i grandi grattaceli sparsi nelle città più popolose, sono questi che rallentando i flussi eolici modificano la stabilità del clima locale.

E’ VERO: SONO QUESTE LE ATTIVITA’ UMANE CHE DANNEGGIANO IL CLIMA. CREANO TEMPESTE SEMPRE PIU’ FORTI E PROFONDI ALLAGAMENTI! 

Abbiamo scritto dell’uso del metano e della sua utilità per la flora terrestre: senza CO2 le piante non avrebbero capacità di assorbire carbonio per il loro accrescimento: il meccanismo è semplice e collaudato da centinaia di milioni di anni grazie alla clorofilla che di giorno assorbe grandi quantità di CO2 e restituisce ossigeno trattenendo il carbonio per costruirsi il materiale legnoso!

Continuiamo, continuiamo col disboscamento  e procediamo con la fallita ‘’green economy’’, ne riparleremo tra qualche anno quando la civiltà europea sarà definitivamente azzerata dalle imprevidenti e discutibili Direttive UE !!!

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