Il computer ? Per lavoro o per gioco fatevi un notebook

Mac1… Notebook, laptop e portatile, si riferiscono tutti al medesimo dispositivo, cioè ad un computer portatile. La differenza è solo nella lingua che viene usata per esprimersi: inglese o italiano. … Meno usato sinonimo di notebook è il termine laptop, che letteralmente significa “sul grembo” o meglio “computer da ginocchia”.

Nel corso del terzo trimestre 2020 si è registrato un record di vendite di PC di oltre 79 milioni di unità con una crescita del comprato, rispetto all’anno precedente, del 12,7%.

Si tratta dell’incremento più alto dell’ultimo decennio. Tutto ciò, nonostante lo stop degli impianti di produzione causa covid. Nel dettaglio, quale tipologia di prodotto corrisponde oggi alla domanda? Il workstation da scrivania registra un forte calo (-27%) a vantaggio del portatile.

L'utiulizzo di un 'portatile', ma già quello di un ipad o diun telefonino (che adopera undiffernete sistema operati, detto Android) è diun'utilitòà impensabile. CViò dovrebbecondurreaduna crescita dell'economia e del Pil a ritmiche, per non oscurimotivi, non si vede...
L’utilizzo diffuso di un ‘portatile’, ma già quello di un Ipad o di un telefonino (che adopera un differente sistema operativo, detto Android) è di un’utilità pratica (oltre che culturale) impensabile. Ciò dovrebbe condurre ad una crescita dell’economia in termini di Pil a ritmi che, per non oscuri motivi, non si vedono… Anzi, nel cosiddetto Occidente, il Pil è quasi fermo, il che è – anche tecnicamente – una sorta di ‘traguardo negativo impossibile‘ raggiunto con evidenti espedenti che frenano la crescita. Questa è insita nell’economia di mercato ed accelerata dal progresso tecnologico. Soprattutto nei termini di cui parliamo in quest’articolo: elettronica, informatica, web… (G. Sc.)
A trainare le vendite sono infatti i notebook (+ 28,5%) con in testa i più noti produttori: LENOVO a seguire HP, DELL e al quarto e quinto posto APPLE e ACER.

Resta certo che il PC fisso offra prestazioni superiori al portatile, considerato tra l’altro che si presta ad essere personalizzato nella componentistica, ma con l’handicap dell’ingombro.

La scelta dipende dall’uso, che nel caso del fisso è più indicato agli studi professionali ed alle elaborazioni fotografiche e montaggi video. In tutti gli altri casi la soluzione è senza dubbio il portatile. Ma a quali caratteristiche deve corrispondere un buon prodotto? Ad esempio LENOVO, che nel 2004 ha acquisito la divisione PC di IBM, offre Chromebook e portatili con Windows 10, un display da 10 a 17 pollici e risoluzione che va dal normale HD fino ad arrivare alla 4K Ultra HD (3840×2160 pixel).

 I display possono essere anche touch-screen, cioè sensibili al tocco con le dita. Nella scelta bisogna per prima cosa verificare di quanta memoria RAM (random access memory (memoria ad accesso casuale, ndr ) sia dotato l’apparecchio. Almeno 4 GB, meglio se 8 GB . Questa è la memoria utilizzata dalle app e dai servizi in esecuzione sul sistema operativo (più RAM più velocità).

La memoria di storage che – come diceva il termine inglese –  è invece quella di archiviazione”, consente di salvare in maniera stabile file, documenti, applicazioni, giochi, e anche il sistema operativo.

L’unità SSD consigliata da almeno 256 GB o un’unità HDD tradizionale di maggiori dimensioni, con oltre 500 GB di spazio di archiviazione. Di fondamentale importanza è la capacità di durata della batteria, che  viene classificata in milliampereora (mAh). Su Amazon si trovano chromebook a partire da 350 euro. Un ottimo prodotto è il Macbook pro 13 della Apple. Con i suoi 58 Wh la batteria dura fino a sera. Il prezzo si aggira sui 1.400 euro, un po’ caro ma li vale tutti. In conclusione, nella scelta all’acquisto bisogna tenere presente la qualità hardware (tastiera e touchpad), le prestazioni (anche in ottica di 3-5 anni) e la durata della batteria e soprattutto il valore rapportato al prezzo.

Franco La Valva

Il portatile offre tanti vantaggi rispetto ad un pc fisso. Inognicaso è corretto chiamarlo computer.
Il portatile offre tanti vantaggi rispetto ad un pc fisso. In ogni caso è corretto chiamarlo computer.

 

Nota

Il gigabyte (in gergo, spesso, soltanto giga) è un’unità di misura dell’informazione o della quantità di dati ed è attualmente, fra i vari multipli del byte, quella più utilizzata nella pratica quotidiana. Il termine deriva dalla unione del prefisso giga con byte, il prefisso giga trae origine dalla parola in lingua greca γίγας che significa gigante. Il simbolo del gigabyte è GB.
 
Nota 2

Il Personal computer è nato in Italia….  Nel 1957 l’Olivetti, impegnata su impulso di Adriano Olivetti (morto in circostanze sospette al pari di Enrico Mattei), spronato da isee di Enrico Fermi sullo sviluppo di calcolatori elettronici, grazie al contributo dell’Ingegnere italo cinese Mario Tchou  (morto nel 1961, l’anno dopo di Olivetti), lancia l’Elea 9003 (il nome evoca i filosofi eleatici, Parmenide, Zenone…), calcolatore presentato alla Fiera di Milano davanti al presidente della Repubblica Italiana G. Gronchi. 

Adriano Olivetti orgnizzò lapropria grane azienda ad Ivrea (Piemonte) inmodo esemplare: siadoperò per i reali bisogni di impegati e operai, creò asili per i bimbi delle lavoratrici donne. E' rimasto nella stora anche per questo. Morì ufficialemnte di infarto duranteun viaggioin treno. Risulta che su quel treno viaggiasse anche un aggente della CIA...
Adriano Olivetti organizzò la propria grande azienda ad Ivrea (Piemonte) in modo esemplare: si adoperò per i reali bisogni di impiegati e operai. Creò asili in fabbrica per i bimbi delle lavoratrici donne. E’ rimasto nella storia anche per questo. Morì ufficialemente di infarto durante un viaggio in treno. Era lui ‘il genio’ del PC e della Lettera 22. Risulta che su quel fatale treno viaggiasse anche un agente della CIA…

Tale computer, il primo al mondo completamente transistorizzato, fu il primo passo importante dell’Olivetti nel mondo dell’informatica. Tuttavia tale macchina era voluminosa e non sarebbe potuta essere posta su un tavolo di un ufficio.

Nell’ottobre 1965 venne presentato all’esposizione di prodotti per ufficio BEMA di NEW YORK l’Olivetti  Programma 101 (P101), un elaboratore programmabile considerato il primo computer desktop o personal computer della storia. La P101, ideata da un team guidato dall’ingegnere Pier Giorgio Perotto, era una macchina da calcolo per uso personale programmabile, dotata di una memoria interna e un semplice linguaggio di programmazione. I programmi potevano essere scritti su una cartolina magnetica. L’antesignana dei futuri floppy disk. La P101 era realizzata con componenti elettronici ‘discreti‘ (i circuiti integrati non erano ancora disponibili a livello commerciale) e output su nastro di carta.

Fu il primo personal computer commerciale di successo per il mercato di massa della storia, anche grazie al suo design accattivante e curato di Mario Bellini. Anhe lì l’Italian Style aveva fatto breccia.

Sappiamo che anche nel settore macchine da scrivere portatili Adriano Olivetti si era espresso nel miglior prodotto al mondo: la storica Lettera 22, ideale per leggerezza e rapporto  prezzo – qualità. Con poco materiale, sulla ‘sua portatile’ le dita potevano già correre sulla testiera, veloci quasi come, dopo qualche anno, sarebbero andate ancor più svelte su quella elettronica dei computer.

Da sinistra: Oscar D'Agostino, Emilio Segrè, Edoardo Amaldi, Franco Rasetti ed Enrico Fermi. Foto scattata da Bruno Pontecorvo che completa il gruippodei cosiddetti Ragazzi di via Panisperna. Insegnarono al mondo la fisica nucleare, laviorando solo con il loro pensiero... Morirono o scompavero tutti misteriosamente. Troppo grande era laloro idea per un mondo che corse anzitutto alla bomba atomica.
Da sinistra: Oscar D’Agostino, Emilio Segre, Edoardo Amaldi, Franco Rasetti ed Enrico Fermi. La foto è stata scattata da Bruno Pontecorvo che completa il gruppo, assieme al palermitano Ettore Maiorana, dei cosiddetti RAGAZZI DI VIA PANISPERNA. Insegnarono al mondo la fisica nucleare, lavorando solo con il loro pensiero e pochissimi mezzi ‘artigianali’ … Morirono o scompavero tutti misteriosamente. Troppo grande era stata la loro idea per un mondo che corse anzitutto alla bomba atomica. Ebbero, però, il tempo di pensare anche al PC.

La prepotenza – sospettata di criminalità – dei potentati, certamente americani, colpì seccamente e sfacciatamente la genialità italiana, rubandole idee e sfruttandole nel bene e nel male a fini bellici e di lucro.

La stessa genialità che, pochi anni prima, aveva sviluppato l’ideazione del ‘nucleare‘ in un appartamentino di via Panisperna a pohi passi da via dei Fori Imperiali nel centro storico di Roma. Erano i famosi ‘Ragazzi di via Panisperna‘: Guidati dal grande Fermi, Ettore Maiorana, Emilio Segre, Oscar D’Agostino, Edoardo Amaldi, Bruno Pontecorvo e Franco Rasetti.

Il personal computer si diffuse nell’uso in giro per il mondo tramite ditte come l’IBM e la Honeywell. Si sviluppò’ la scienza del software, che adatta – con i ‘programmi’ – il computer, grande e piccolo, alle varie necessità di lavoro d’ufficio e di vita pratica. La  Mackintosh, con il marchio Aple, è diventata la regina dei PC ed anche dei telefonini, che sono in partica dei piccoli PC. Mentre non restano inattiuvi,  a partire dalla componentistica Giapponesi, Cinesi e paesi del Far East. Con dispute senza regole, sia alla luce del sole, sia sotterranee, si dividono, a livello di spionaggio para-militare, le fette dei vari mercatiIl busines in proprosito è diventato notoriamente enorme. Tutti nel usano l’elettronica e il web come tutti prendono il caffè o il té. Un piccolo utile su ciascun individuo raggiune cifre multi miliardarie…

L’ideata teorica su cui si basa il funzionamento di tutti i computer – ed ancor prima i calcolatori a scheda e simili – risale al filosofo e matematico tedesco Gottfried Wilhelm von Leibniz  (Lipsia 1646 – Hannover 1716). La cui massima più nota era: “questo è il migliore dei mondi possibili“. Voltaire lo ‘sfottè’ sul pamphlet Candido o dell’ottimismo, ma anche gli illunimisti ‘peccavano’ di ottimismo e …gravemente. Ma certamente l’ottimismo riguarda oggi le incredibili possibilità dimostrate dalla scienza e dal cervello umano. 

(G.Scargiali)

 

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