Grande partecipazione in Cattedrale, nella prima domenica dopo la Candelora, in cui si celebra la 40ma Giornata Nazionale della Vita. Tema di quest’anno: Il Vangelo della Vita, gioia per il mondo. Ospiti della presidente del Movimento per la Vita di Palermo, Sandra La Porta, il sindaco Leoluca Orlando e il pronipote di Santa Teresa di Calcutta Massimiliano Guttadauro (ospite d’onore). Guttadauro è palermitano. Santa Teresa è Fra i testimonial, la deputata al Parlamento nazionale On.le Teresa Piccione, la professoressa Rita Cedrini, antropologa, e il presidente della Milizia dell’Immacolata di palermo Diego Torre.
Nei giorni seguenti alla Candelora, in cui ricorre la presentazione di Gesù al tempio, che nel mondo ebraico era occasione festosa al pari del nostro battesimo (quando si usano accendere molte candele in attesa della luce e del calore che il sole si prepara già a portare con l’approssimarsi della primavera), si inneggia alla vita. concepita, questa, cristianamente con inizio dal concepimento, fino al suo naturale esaurirsi.
“L’embrione uno di noi” è uno delle affermazioni significative del Movimento che ha esponenti in tutto il mondo, nelle marce cittadine di Roma, Parigi, New York… Viva avversione si manifesta per le pratiche dell’aborto e dell’eutanasia, con una netta distinzione fra ciò che è legge e ciò che è moralmente lecito.
Il Movimento per la Vita si batte in tutto il mondo perché venga sempre riconosciuto l’alto valore del dono della vita e dell’importante dignità attribuita all’essere umano dal momento del concepimento a quello della morte naturale. Alta è, infatti, la dignità di ciascuno, a prescinder da sesso, razza, doti e caratteristiche individuali.
La celebrazione si è conclusa con un’esibizione di un complesso d’archi della prestigiosa Orchestra Sinfonica Siciliana che, nell’ottima acustica della cattedrale, ha eseguito brani di tre autori: Mozart, Divertimento K 138 in fa maggiore (Allegro, Andante, Allegro), Mensellshon, Sinfonia per archi n7 re minore (Allegro, Andante, Minuetto, Allegro molto), Tckaikovski, Elegia.
Germano Scargiali
(Foto di Franco Maurizio La Valva)
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