Inappropriatezza Prescrittiva. Possibili soluzioni

Le problematiche relative ai lunghi tempi d’attesa, sia per la specialistica ambulatoriale che per i ricoveri ospedalieri, sono sempre più cogenti all’interno del contesto italiano ed il fenomeno è percepito dai cittadini come una grave criticità del nostro Servizio Sanitario Nazionale. Come la letteratura ha dimostrato una delle condizioni fondamentali che grava su tali liste per circa il 40% è l’inappropriatezza prescrittiva. Intendendo quella condizione in cui si ravvedano, non mere elaborazioni statistiche sull’andamento generale delle prescrizioni, ma un grave e persistente scostamento dalle evidenze scientifiche in materia. Questo fatta salva la autonomia e la responsabilità del medico, che, con il consenso del paziente, opera le necessarie scelte professionali in scienza e coscienza.

Risolvere l’inappropriatezza, o quantomeno tentare di risolverla, è un dovere per chi governa tali liste sia perché un adeguato intervento abbatterebbe drammaticamente tali liste sia perché essa determina un considerevole impegno di risorse umane ed economiche frutto delle tasse dei contribuenti. 

Possibili soluzioni sono oltre un tavolo tecnico-programmatico continuo ed aggiornato condiviso tra gli attori coinvolti, la possibilità di soluzioni software in commercio in grado di effettuare automaticamente e sistematicamente valutazioni di appropriatezza delle prescrizioni di specialistica ambulatoriale.  Come infatti dimostrato da studi effettuati questa tipologia di soluzioni può essere utile alle direzioni aziendali per effettuare un monitoraggio sull’appropriatezza prescrittiva e conseguentemente prendere decisioni per intervenire sull’eccesso di domanda inappropriata causa importante delle suddette eccessive liste di attesa. L’importanza del problema è stato da tempo infatti considerato dal Ministero della Salute il quale propone, come soluzione, il “Modello RAO – Procedura per l’applicazione gestionale”.

Tale manuale propone un modello operativo orientativo finalizzato a rendere il più possibile uniformi i comportamenti di prescrizione, secondo priorità, fra le diverse Regioni e Province Autonome. Il Manuale fa riferimento al modello dei “Raggruppamenti Omogenei di Attesa” (RAO) che consente di dare tempistiche diverse per l’accesso alle prestazioni specialistiche ambulatoriali sulla base di indicazioni cliniche esplicite. Il modello prevede l’utilizzo di “parole chiave” (una sorta di linguaggio comune) per ciascun gruppo di priorità clinica, omogeneo per l’attesa attribuita al paziente in lista. Le parole chiave cliniche e i corrispondenti limiti massimi di attesa sono definiti con il coinvolgimento partecipato dei medici di famiglia, degli specialisti ospedalieri e convenzionati e di Cittadinanza attiva. Il modello prevede inoltre la continua valutazione della concordanza fra medico prescrittore e specialista e il continuo aggiornamento delle “parole chiave”. La procedura gestionale per l’applicazione del modello RAO (allegato C al PNGLA 2019-2021) può essere consultato su https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2824_1_alleg.pdf

Da una nostra ricerca in letteratura ulteriori soluzioni sono state recentemente proposte dall’Health Care Datascience Lab della università Cattaneo LIUC in collaborazione con Artexe SPA, società del gruppo Maps, leader nello sviluppo di soluzioni innovative nel campo dei servizi per l’e-health.

Guido Francesco Guida

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