La cultura della prevenzione: i Lions parlano del mare e delle coste…

Il Golfo di Palermo. Qualcuno vorrebbe costruirvi (un folle progetto) un mega porto per il traffico dei containers…

Convegno Dibattito sulla Cultura del mare e della coste, le coste com’erano e come sono, ai Crociferi.

E’ stata una maratona di oltre quattro ore, ma la bravura dei relatori e l’interesse che meritava l’argomento, ci hanno tenuti inchiodati alle poltrone, senza la benché minima caduta dell’attenzione.

Monte Pellegrino, Capo Zafferano e l'Etna in una rara immagine aerea di Fabio Corselli.
Monte Pellegrino, Capo Zafferano e l’Etna in una rara immagine aerea di Fabio Corselli.

Il convegno, organizzato dalla Presidente della 1^ Circoscrizione Maria Di Franceso e dalla Delegata del Service per la 1^ Circoscrizione , Giovanna Mirabella ha fatto confluire nella grande chiesa sconsacrata di Crociferi alla Kalsa, Franco Freni Terranova, Governatore del Distretto 108yb Sicilia, Antonio Battaglia, già Senatore della Repubblica, i PDG Gianfranco Amenta, Franco Amodeo ed Amedeo Tullio , il Segretario Distrettuale Maurizio La Spina , tanti Officers Distrettuali e di Club e tanti soci Lions, Rotariani , Fidapine e aderenti Alla Lega Navale. C’era anche un folto gruppo di studenti delle scuole Marconi, Puglisi e Liceo Basile.

Rosalba Agliozzo, Vice Cerimoniera Distrettuale, ha presentato Autorità e Relatori.

Ha  iniziato  Maria Di Franceso, che ha portato il saluto della 1^ Circoscrizione; il Presidente della Lega Navale che, orgoglioso di essere in prima linea insieme ai Lions , ha augurato buon lavoro e quindi Giovanna Mirabella, moderatrice del convegno che ha ringraziato tutti gli intervenuti, entrando subito nel vivo dell’argomento: “Questo è il secondo convegno che teniamo quest’anno, trattando una tematica scottante e preoccupante, che va affrontata senza ulteriori indugi. Stamperemo gli atti che oggi verranno fuori dai lavori e li porteremo nelle scuole, li sottoporremo alle Istituzioni competenti e poi ritorneremo dalle stesse, per verificarne il Fow Up”.

Primo relatore è il Prof. Maurizio Carta, Presidente della Scuola Politecnica Unipa, che ha affrontato il tema: “ Palermo città liquida, il mare come identità e opportunità”.

“Questa città – ha detto Carta – che non è soltanto porto, come la identifica il suo nome (Panormus), ma una metropoli che interagisce col mare, come dimostrano i quasi 830.000 croceristi che lo scorso anno, anche in piena crisi, hanno visitato la città, incrementando del 10% vs. l’anno precedente; perciò l’obiettivo di sviluppo e riqualificazione di questa città parte dal modo in cui essa intesse i rapporti col suo mare. Quanti settori produttivi sono coinvolti? – si è chiesto ancora il relatore –  31% ? e soprattutto, quali i diversi metabolismi degli usi che caratterizzano la situazione attuale? Quelli della cultura, dell’innovazione, del riuso dei siti abbandonati? Quando sarà a regime la grande viabilità pubblica, costituita da tram, anello ferroviario e metrò, la costa sarà fruibile da tutta la città.

“Già adesso, con la realizzazione della villa a mare, nella zona del Foro Italico – ha proseguito il professore – si assiste alla gioiosa riappropriazione del suo mare, da parte della comunità”.

“Si sa – ha fatto notare Carta – che i porti da sempre sono stati luoghi d’incontro di cultura e di etnie diverse. Perciò bisogna ripensare Palermo partendo dal suo mare, dal suo passato, quando la città aveva passeggiate e lungomare senza barriere. Questo concetto immanente sfocia nel Water Front , programma innovativo di recupero urbano, portuale e ferroviario che individuando nuove aree di scambi, sfocia  nel nuovo Piano Regolatore Portuale, che analizza e promuove una cooperazione Transfrontaliera”.

“Ma la grande sfida – ha concluso Carta – è quella della Costa Sud, che noi abbiamo l’obbligo morale di risarcire;  quella costa che, in una notte, grazie al Piano Regolatore, varato dalla giunta Ciancimino, divenne oggetto di scempio, di devastazione e di cementificazione. Ma Palermo ha risorse potenziali inespresse, i suoi abitanti amano la città, però bisogna passare dall’ Ego-Sistema, all’ Eco-Sistema. Bisogna mettersi insieme e trovare tutte le sinergie, proponendo soluzioni . Basta poco per far tornare attrattivi ed utili alcuni siti che esistono. Si possono tentare Fito-depurazioni, dove ci sono terreni di riporto, valorizzare le eco-masse e quant’altro. Comunque non è soltanto una sfida funzionale, ma, culturale ed umana”.

E il Prof. Carta conclude: “se vuoi costruire una nave non cercare legni ma insegna agli uomini la nostalgia del mare, ampio e infinito”.

Il Professor Goffredo La Loggia, docente presso la facoltà di Ingegneria  Unipa, ha relazionato su: Provincia di Palermo: rapporto fra la terra e il mare.

La Loggia ha  analizzato le varie coste che da Palermo vanno verso est mostrando fondali pieni di posidonie oceaniche, indicatori della limpidezza dell’acqua, che dimostrano come in quelle zone la costa è pulita…

“Dopo l’inondazione del 1931 – ha spiegato il professore – si costruirono canali di drenaggio come il Passo di Rigano ed altri, che oggi sfociano alla cala e le cui acque, mediante impianti di sollevamento, vengono inoltrate verso il depuratore di acqua dei corsari. Nella Zona Nord le acque fognarie vanno verso Mondello e poi a Fondo Verdi, dove, depurate, vengono rimesse a Passo di Rigano. Però la situazione di Mondello è problematica, perché il ‘ferro di cavallo’, che è a monte di molti agglomerati, non riesce ad intercettarne le acque reflue e in caso di grandi piogge Mondello si allaga…”

“C’è poi Capo Granitola – ha continuato La Loggia – che non ha fogne, così pure, andando verso Trapani, Alcamo Marina. Però il problema più grosso è costituito dalla plastica, che corrompe il mare, in quanto si scioglie in micro-particelle che entrano nella catena alimentare, perché i pesci se ne nutrono”.

Il Prof. La Loggia ha invitato tutti al risparmio dell’acqua, questo bene prezioso, riciclando quella utilizzata e raccogliendo quella piovana, da usare per i servizi. Concetto questo attuato nel progetto Blue Green Dream:  un sistema che facilita:  Riduzione rischio inondazioni pluviali, Riciclo acque grigie, Raffrescamento per effetto evaporazione, realizzato e perfettamente operante a Singapore, Miglioramento della biodiversità e Incremento dell’amenità e della salute urbana”.

Il Dottor Gianvito Graziano, Geologo consulente di Palazzo Chigi, ha trattato il tema: “Erosione delle Coste tra sviluppo e conservazione”.

“La costa – ha detto –  è un sistema in equilibrio che si ripristina costantemente, grazie all’apporto dei nostri fiumi. Spesso però ci sono erosioni costiere causate da cambiamenti climatici, piogge e deforestazioni. Fattori naturali e antropici condizionano gli ecosistemi e concorrono alla riduzione delle spiagge. Occorre una pianificazione territoriale o governo del territorio, individuato nel PIANO STRALCIO DI BACINO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO (P.A.I.) Esso ha valore di piano territoriale di settore ed è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni e le norme d’uso riguardanti la difesa dal rischio idraulico e geomorfologico del territorio. Strumento dinamico che deve essere accettato da 400 comuni rivieraschi della Sicilia. Fin’ora solo San Vito Lo Capo se ne è dotata”.

“La valutazione del rischio – ha precisato Graziano – è in questa formula: R = Pericolosità x Valore esposto x Vulnerabilità”.

L’avv.to Massimo Blandi, Presidente del Rotary di Bagheria, Ufficiale della Capitaneria di Porto, ha trattato: “ Demanio Marittimo in Sicilia: Stato della Normativa  e Prospettiva di Riforma.”

“Il codice della navigazione – ha detto Blandi – risale agli anni 40. Negli ultimi anni la giurisprudenza ha dovuto ricostruire  normative che si intrecciano, si embricano e si auto elidono”.

Il relatore si è poi soffermato sulla differenza tra demanio marittimo e demanio necessario, ossia su quella striscia di spiaggia che si copre d’acqua quando ci sono mareggiate. Per aggiornare costantemente la situazione, si fa un rilevamento satellitare, che si sovrappone poi alle mappe e, purtroppo, non sempre c’è coincidenza e questo comporta denunce, multe, ordini di demolizioni e quant’altro.

“Per norma nazionale – ha proseguito Blandi – in Sicilia il DM (Demanio Marittimo) appartiene da più anni alla Regione. Questo fatto ha generato l’abolizione di  Capitanerie e Genio Civile OM (opere marittime), che  non funzionano più, ma tutto è passato alla competenza della Regione. Questo significa in questo momento: Assoluta carenza di programmazione e tutela della costa, mancato rispetto dei 150 mt dalla battigia (la norma in Sicilia sarebbe più severa che altrove, perché la zona di rispetto è più ampia che in Italia per la Legge Galasso, ndr), costruzioni sorte in maniera disordinata nell’imprecisione della normativa e dei controlli. Occorre un TU che coordini la materia, che il legislatore siciliano non può ulteriormente rimandare, così come non può rimandare la creazione di un piano per i porti turistici, che potrebbero essere per la nostra economia, volano di sviluppo. La nuova finanziaria prevede un T.U. che regolerà la materia indicando ai comuni rivieraschi piani di utilizzo del DM, che debbono essere integrati col PAI. Questo consentirebbe in un domani non lontano, autorizzazioni in tempi brevi”.

L’Avv. Antonio Battaglia, lion e già Senatore della Repubblica nel suo intervento appassionato , parlando della sua Termini, ha denunciato la continua erosione della costa dovuta, oltre che a fattori naturali, a fattori antropici.

“Il porto di Termini a causa dei bassi fondali (7 mt) – ha detto il senatore – non può accogliere grandi navi, che darebbero impulso a tante attività, compreso  anche il turismo termale”.

Antonio Battaglia ha anche auspicato il rifacimento della costa, per dare a Termini una spiaggia che non ha mai avuto. Sogno questo di tutti i termitani.

La proiezione della Video-Intervista del dottor Francesco Pennino, autore del libro Palermo d’aMare, ci ha visti impegnati per altri trenta minuti. E’ un percorso della memoria, da Sant’Erasmo ad Acqua dei Corsari, da cui si evincono, abbandono, catastrofi ecologiche causate da errori politici, avvenute nel tempo e rassegnazione; ma non bisogna assuefarsi, occorre incominciare seriamente il recupero della Costa Sud di Palermo, facendo ognuno la sua parte. E’ un atto dovuto a questa città. Un atto d’amore.

Il dottor Francesco Freni Terranova, Governatore del Distretto 108yb Sicilia ha preso poi la parola.

“Grazie Giovanna – ha esordito – per le emozioni datemi da questo eccezionale convegno. Grazie ai Relatori, ai PDG, agli Officers ed a tutti i partecipanti. Ho rivisto una parte della mia Messina, devastata dalle nefandezze dell’uomo. Dovendo concludere, proverò a sintetizzare i concetti generali Lionistici sull’argomento. L’ambiente sano è indispensabile per la salute e per l’equilibrio psico-fisico. Occorre che ognuno si comporti di conseguenza. Ai giovani abbiamo voluto trasmettere questo messaggio, affinché ci sia una presa di coscienza che sfoci anche in denunce, quando si intravedono le cause di inquinamento e degrado. Possiamo definire queste cause con una sola parola: l’Uomo. E allora, promuoviamo uno sviluppo ecosostenibile, garantendo una buona e sana qualità della vita.

Occorrono presa di coscienza e cambio di mentalità, che portino anche ad un cambio normativo, che regoli porti, case, luoghi, con una gestione integrata del territorio, che non disturbi lo sviluppo dell’ecosistema. Occorre creare un adeguato supporto e stimolare la realizzazione delle opere necessarie”-

“Apprezzo – ha sottolineato – l’intervento di Antonio Battaglia, perché un Lion deve dire la verità, promuovere esempi di buon governo e buona cittadinanza.”

Ai non Lions presenti in sala, Terranova ha infine precisato:”Questi sono i nostri valori e chiunque si identifichi con essi può, se lo vuole, diventare un Lion.”

Enzo Traina

(Impaginazione scelta delle foto e dida di Germano Scargiali)

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