Marcia per la vita: in strada sabato per il centro di Palermo

Parigi, città vissuta all’insegna del rinnovamento,. si accorge delle contraddizioni si accorge delle contraddizioni di questa disordinata e certamente fomentata “nevrosi del cambiamento”.

E’ stata presentata oggi nella sede del Cav  (Centro aiuto alla Vita) di corso Tukory 184 a Palermo la marcia per la vita, che si terrà, secondo la tradizione, da piazza Croci fino a piazza Massimo con partenza alle ore 16,30 (sabato 14 aprile). E’ stato accordato il patrocinio della Presidenza della Regione Siciliana e saranno presenti autorità regionali e cittadina, sia di estrazione politica che ecclesiastica. La manifestazione è stata presentata ancora una volta da Diego Torre – noto per queste performance a sfondo morale – presidente regionale dell Milizia dell’Immacolata. La manifestazione gode dell’appoggio di altre organizzazioni “consorelle” come il Movimento per la Vita, presieduto dalla pediatra Sandra La Porta, il già nominato Cav e moltissime altre  organizzazioni e presenze significative, come le rappresentanze di altre confessioni cristiane.

Stamane a fare gli onori di casa nella sede del Cav il presidente Luciano Maria D’Angelo. La chiesa era rappresentata da Padre Ribaudo.

La manifestazione vuole enfatizzare quest’anno soprattutto il problema del calo demografico, definito enfaticamente – e non a torto – come …suicidio demografico. Non c’è dubbio che, se il trend che oscilla pericolosamente vicino alla misura di un solo figlio per donna, continuasse uguale, l’umanità finirebbe per estinguersi. Sta di fatto che il popolo italiano diminuisce e invecchia. Fatto strano, in Europa l’Italia è superata in questo primato negativo solo dalla nazione più ricca, La Germania…

Altri temi affrontati sono l’aborto, divenuto una sorta di rifugio dalle responsabilità – testimonianza di disamore – ma anche un forma di “mero controllo delle nascite“. quasi fosse un estremo contraccettivo.

Infine si intende il tutto come un attacco alla famiglia, insidiata oggi dalla teoria del gender e da vere e proprie campagne che – per motivi svariati – rischia di diventare una vera e propria propaganda per l‘aborto.

La marcia procede compatta con slogan urlati del tipo: casa, famiglia, educazione!

Ciò che si teme, infine, è che un mal interpretato bisogno di “libertà” degeneri nell’arbitrio e si trasformi in una sorta di qualunquismo morale egoistico ed egocentrico di natura puramente edonistica e consumistica… Si parla di un male morale che sembra al momento insinuarsi nella società cui si dà il nome di “relativismo etico”.Tutto ciò non può che peggiorare gli stessi rapporti interpersonali e, in definitiva, la qualità della vita…

E’ per questo che i protagonisti della marcia accorrono in gran numero ormai da anni ed intendono con forza manifestare e far sentire la propria voce, affinché il fenomeno non prenda la forma i una deriva senza una prossima ed estremamente desiderabile inversione di tendenza: ciò non significa dire no in genere all’innovazione e all’adeguamento della morale alle  caratteristiche della modernità. Significa affermare un no ad un modo di procedere irresponsabile e incolto le cui caratteristiche sono oggi molto evidenti…

Luciano D’Angelo, presidente del Cav ha anche descritto le difficili condizioni del centro e il suo modo di operare fra molte difficoltà. Ha sottolineato, però, come negli ultimi dieci anni abbia  consentito la nascita di 1046 bambini, le cui madri si sarebbero diversamente decise per un molto probabile aborto… Ha specificato anche che il centro va avanti nella totale assenza di contributi pubblici.

Presente in sala anche Tania Arena, rappresentante della Fism (Federazione Italiana Scuole Materne) che, assicurando la propria adesione all’iniziativa a nome della Federazione, ha illustrato il ruolo delle scuole materne parificate, di supporto a quelle pubbliche: “esse – ha detto – lavorano al medesimo modo e con analoghe modalità didattiche, ma vengono decisamente preferite dall’utenza. Le ‘rette’ devono necessariamente essere modiche e l’opportunità di contributi statali è impellente e assolutamente necessaria”.

Tali sostegni sono, del resto, previsti nella legge 107 decreto 65 sistema integrato istruzione 0-6 anni, e la necessità di una maggiore complementarietà fra famiglia e scuola.

Diego Torre, delegato del Forum, con il suo consueto fervore, ha delineato i contorni del  grande problema legato al riconoscimento del valore della vita dal concepimento dalla morte naturale, della necessità di condannare assolutamente l’aborto e l’eutanasia e relative pratiche, in particolare nelle allarmanti modalità in cui si legifera e se ne parla attualmente. Il rappresentante della Milizia dell’Immacolata ha ripetuto caldamente il pieno sostegno da accordare in sede culturale a morale alla famiglia come la tradizione ce la tramanda sin dalla notte dei tempi… Ha ricordato come sia imminente l’istituzione del l’istituzione del garante regionale della famiglia, portavoce dell’associazionismo familiare con l’amministrazione regionale.  Ha anche accennato ai diritti delle persone con disabilità, perché si provveda al finanziamento della legge 10.

E’ stato poi annunciato il Festival Siciliano della Famiglia, che si terrà a Catania dal 28 giugno al 1 luglio, promosso dal Forum delle Associazioni Familiari di Sicilia; iniziativa che sarà presentata domani in conferenza stampa a Catania.

Val la pena di annotare che la “Giornata della Vita” ricorre il giorno 2 febbraio. Marce come quelle di Palermo si svolgono in altre città d’Italia e del mondo in date che coincidono spesso con la prima parte della primavera.

Sullo stesso tema abbiamo pubblicato un articolo in questi mesi. (Vedi alle voci attualità – eventi o cerca nel motore Diego Torre Marcia per la vita.

Germano Scargiali

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1 comment
  1. Altre marce nel mondo, nel corso dell’anno: Washgton, parigi, San francisco, Manila, dublino. praga, londra, roma, milano, caserta, varsavis, zurigo, berlino, Buenos Aires, l’Aia….

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