Movimento per la Vita Convegno nazionale a Palermo

Madre Teresa: se volete liberarvi di un bambino datelo a me!

La Vita la Procreazione la Famiglia

Gianluigi Gigli presidente in carica Movimento per la vita
Gianluigi Gigli presidente in carica Movimento per la vita

Il Movimento per la vita in cammino… In un momento delicato per l’interpretazione della morale familiare, della funzione sociale della famiglia e della procreazione, il Movimento per la vita proclama i propri principi e le proprie finalità con un convegno a Palermo.

Riuniti i dirigenti e i soci in una delle sale congresso dell’Astoria Palace, per due giorni parlano (il tutto prosegue oggi 19/11 tutto il giorno all’Astoria P.) della situazione attuale, dei problemi sul tappeto, alla presenza e con la partecipazione dei massimi esponenti nazionali, il presidente onorario on.le Carlo Casini (nessuna parentela con Pierferdinando) e il presidente in carica, il docente universitario e medico Gianluigi Gigli. Da Palermo il movimento è rappresentato dalla presidente provinciale dott.ssa Sandra La Porta.

Si sono susseguiti inoltre a parlare dal palco le seguenti personalità provenienti da tutta Italia: Dott.ssa Giuseppa Petralia, Dott. Marco Anello, Avv. Arturo Bongiovanni, Avv. Antonio Passarello, Mons. Pietro Fragnelli, Avv. Andrea Taddeo, Dott. Leo Pergamo, Dott. Gianni Vezzani, Avv. Giulio Cusumano.

Si è parlato dell’importanza della procreazione, del suo valore sacrale per la società e per la funzione insostituibile della famiglia, quale cellula naturale del consorzio civile.

Sulla scia del motto “Il concepito uno di noi” e sulla scorta della parola di Santa Teresa di Calcutta e dei recenti Papi, specie a partire dall’enciclica Humanae Vitae, il Movimento per la Vita, in tutta Italia si è prodigato, anche con interventi nel concreto, quali la “Culla per la vita”, i centri di ascolto e di assistenza per le giovani puerpere…

La libertà, secondo quanto emerso dal convegno, va intesa con riferimento alla possibilità economica e morale da concedere ad ogni donna perché possa portare a compimento la maternità secondo il processo naturale, a lei certamente congeniale.

L’aborto è un trauma dal quale proteggere la donna che, a parte i rischi, porta di regola appresso il ricordo negativo e il relativo rimorso per tutta la vita…

La fecondazione assistita è da guardare con sospetto, quando per ottenerla si ricorre a pratiche pericolose per la salute, ma anche incivili e assassine come la conservazione (cui segue la morte per la maggior parte) degli embrioni fecondati, che sono già bambini in divenire, esseri umani completi in attesa di venire al mondo. Non si può parlare di libertà della donna o delle coppie quando il nascituro non viene interpellato sulla propria sorte e quindi non è libero…

La libertà, si sottolinea, va rispettata anche nei confronti dei medici obiettori di coscienza, i quali si rifiutano di eseguire gli aborti: la loro scelta va rispettata e garantita…

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