Ponte sì: ecco i numeri che dicono la verità. Brava Cisl-Diste (che rovina “quel” no)

Avrà otto corsie fra treni e gommato. Sarà anche una delle moderne meraviglie del mondo. Valorizzerà imprese italiane che sono protagoniste di grandi appalti in tutto il mondo. E’ indispensabile ai porti delle vie della Seta.

Le lunghe battaglie del nostro Palermoparla a favore del Ponte sullo Stretto (vedi motore di ricerca) trovano proprio in questi giorni riscontro. E’ un focus del sindacato Cisl-Diste che e conferma –cifre alla mano – quanto da noi sempre sostenuto. In particolare, il Ponte ci vuole e subito, i fondi risparmiati per le grandi opere vanno ad altre opere sul territorio. In questo caso, in Sicilia: ormai è storia. Resta lo stato di estremo disagio per l’Isola e per la città di Messina.

Il colmo è che persino qualche siciliano si sia lasciato convincere che il ponte non sia una priorità.

Ma ecco una sintesi del Focus pubblicato dalla stessa Cisl – Diste. In coda la reazione del governatore Musumeci, sostenitore del ponte, contro la stucchevole recente affermazione di Toninelli.

___________________________________

Parole della Cisl-Diste: i soldi del Ponte sono andati al Valico dei Giovi. Dall’erario quelli per risarcire chi aveva vinto la gara e iniziato i lavori…

 “Il costo annuale dell’insularità che 5,2 milioni di siciliani sostengono per la mobilità di persone e merci da e per l’Italia, è pari a tre miliardi di euro l’anno”.

Ecco quanto si legge nel report semestrale di Cisl-Diste, “Zoom Sicilia”, che dedica un focus sul Ponte sullo Stretto di Messina. Nel report si ripercorre la storia dei lavori per il ponte sullo Stretto, che, dopo il via nel 2011, l’anno successivo subirono lo stop del Governo Monti.

Il Governo di allora “mise in liquidazione la Stretto di Messina spa (Sdm) e la privò di 1,2 miliardi di euro di fondi Fas destinandoli ad altri lavori, in particolare al terzo valico del Giovi, per risparmiare otto minuti tra Milano e Genova”.

Lo stop unilaterale degli interventi “ha prodotto un danno di 900 milioni di euro pari alla penale che la SdM (e quindi il ministero dei Trasporti) dovrà pagare a Eurolink, l’impresa che avrebbe dovuto realizzare l’opera”. A tre anni dal voto del parlamento Ue, con cui si è riconosciuta la condizione di insularità di Sicilia e Sardegna, i siciliani  “non godono della continuità territoriale aerea”, a differenza di quanto accade in Sardegna, regione in cui il riconoscimento della continuità territoriale consente di pagare per tratta “non più di 50 euro”.

Per approfondire http://www.strettoweb.com/2019/04/ponte-stretto-cisl-diste/822599/#zptbLIWjo9FdXzrY.99

______________________________________

E Musumeci replica a Toninelli

Nello Musumeci reagisce quasi “col sangue agli occhi” ed è disposto anche a indire un referendum popolare…

"Io questo Toninelli non lo capisco..."
“Io questo Toninelli non lo capisco… Sul ponte, argomento serio, ha parlato a vanvera”.

“Il ministro Toninelli – ha dichiarato il Governatore della Sicilia – non può dire che sia offensivo parlare di Ponte sullo Stretto, non glielo consentiamo a casa nostra. Prende sempre più consistenza l’ipotesi di indire un referendum sul Ponte dello Stretto tra i siciliani per capire se quest’opera, che non esclude la riqualificazione e il potenziamento della rete infrastrutturale dell’isola, sia realmente condivisa dal popolo siciliano oppure no”. Così Nello Musumeci commentando le dichiarazioni di Toninelli rilasciate a Messina: il Ministro si era detto apertamente contrario alla realizzazione dell’infrastruttura, sostenendo che ai siciliani il ponte, per il momento, non servirebbe e non interesserebbe…

“Semmai – ha aggiunto Musumeci – è offensiva l’indifferenza, l’ostilità, la superficialità con cui un esponente del governo nazionale pensa di liquidare un tema così complesso che appassiona e divide le coscienze del popolo siciliano. Toninelli forse è convinto che noi siamo vocati alla politica dell’autarchia. I rapporti di crescita e sviluppo della Sicilia vanno ben al di là della città dello Stretto: non è solo importante potersi muovere in Sicilia ma è importante capire come l’isola si relazioni col resto dell’Italia e d’Europa”. “Toninelli – ha concluso il governatore –  fa campagna elettorale e si esibisce in vane battute: perché non si chiede come mai Rfi (Rete ferroviaria italiana,ndr) da 30 anni non ha ritenuto di fare adeguati investimenti per l’ammodernamento della rete ferroviaria e da oltre 20 anni si parla inutilmente del raddoppio ferroviario Messina-Catania ”.

Per approfondire http://www.strettoweb.com/2019/03/ponte-stretto-musumeci-toninelli/820138/#uxv4mP0BeLyyyM8k.99

(Comunicati, commentati e impaginati di Germano Scargiali)

Articoli correlati