Portorosa cerca un buon gestore

Un’immagine aerea della maestosa realtà di Portorosa. Resta il maggior porto turistico della Sicilia.

E’ stato reso pubblico il bando per l’avvento di un nuovo gestore per il Porto Turistico di Portorosa, un tempo definito come “il solo in Sicilia”, ma in ogni caso uno dei più belli del Mediterraneo… Solo adesso è affiancato da realtà come il vicino Capo d’Orlando Marina, a Licata il Marina Cala del Sole e il Marina di Ragusa, mentre è appena entrato in funzione il Porto Xifonio ad Augusta ed è in divenire un nuovo porto grandissimo a Marsala e lavora a mezzo servizio Balestrate…

Non può dirsi che i porti turistici abbiano in Sicilia vita facile. E neppure nel resto d’Italia…

La zona portuale del complesso di Portorosa potrebbe tornare a nuova vita, dunque, grazie al sopraggiungere di un nuovo gestore. Niente di allegro, per il momento, perché trattasi di vincere la gara indetta dal curatore del fallimento di Bazia Gardens srl, avvocato Massimo Basile…

Colonnina antincendio in abbandono.La manichetta è bucata...
Colonnina antincendio in abbandono.La manichetta è bucata…

Negli ultimi anni la gestione è stata affidata ad una ditta che si è occupata solo – per quel che ci risulta – di prelevare i canoni da parte dei titolari dei posti barca, in pratica i proprietari. Nelle scorse settimane due degli “armatori” con barche a vela e a motore ferme agli ormeggi ci hanno invitato ad una riunione fra loro, nel corso della quale abbiamo raccolto ancora una volta “il grido di dolore” che proviene da chi è costretto a sostare in un porto privo di guardiania, manutenzione, servizio di raccolta rifiuti, ma anche di una qualsivoglia forma di pulizia, che non sia affidata alla pioggia e al vento.

Portorosa, dunque, rinascerà a nuova vita?

“Noi diportisti – dichiarano due armatori fra i più attivi, Santi Giunta e Fortunato Imbesi – abbiamo difficoltà ad organizzarci e preferiamo la presenza di un gestore neutrale. Purché sia una persona o una società che lo faccia con professionalità, conoscenza dei nostri problemi e che restituisca sotto forma di servizi quanto paghiamo…”

“Inoltre – aggiungono i titolari dei posti barca – desideriamo che le quote tornino ad essere quelle stabilite dal contratto con cui acquisimmo i nostri posti barca ”.

Banchine in cemento ammalorate.
Banchine in cemento ammalorate.

Portorosaa Furnari, nel golfo di Tindari, non ha mai avuto vita facile. Per quanto avesse buona fama per la bellezza della struttura, una piccola Venezia dotata di residence (villette), piscina olimpica e servizi eccellenti in tema di ristorazione, non ha mai sorriso “di cuore”.

Sin dai primi momenti, i fondatori, la famiglia Porcino, non ricevettero da parte del territorio, presso i monti Nebrodi, l’accoglienza sperata. Le banche non finanziarono la parte a mare, ma solo quella immobiliare. I proventi non riuscirono a coprire le spese iniziali e l’amministrazione incappò in una “deriva” senza ritorno…

La struttura invidiabile di Portorosa include un grande albergo che ha avuto illustri gestori. Adesso è chiuso anche questo. La desolazione è notevole. Anche la Valtur “ci mise del suo” per salvare la situazione, senza, però, riuscirci. Entrò a propria volta in crisi: sono di quelle realtà, in Sicilia e altrove, che trovano difficile spiegazione. Si pensi a quanto avviene ad Ustica con il villaggio dello Spalmatore e con l’Hotel Grotta Azzurra, due realtà che, per situazione paesaggistica, storica ed altro ancora, presentano una fisionomia eccezionale, ma da sempre finiscono per andare in rosso e i gestori scappano via…

Eppure tutti questi siti non hanno mancato di essere pubblicizzati, conosciuti ed apparentemente apprezzati. Si pensi alla Rassegna del Mare di Ustica, alla nomea di “capitale dei sub”, alla unicità dei luoghi,alla rarità dei fondali. Di certo occorrerebbe offrire più servizi, aggiungere più stelle, coinvolgere una clientela più danarosa, che però avanza esigenze differenti oltre che superiori…

 Portorosa, dunque, aspetta un imprenditore coraggioso per il porto ed uno che lo sia altrettanto per l’albergo. Fermo restando che occorre – soprattutto per quest’ultimo – prevedere servizi di intrattenimento che vanno oltre la realtà locale e limitrofa. Eventi, spettacoli… Ma soprattutto escursioni in Sicilia, nei siti insoliti, lungo strade meno battute, anche all’interno dell’Isola, dove le sorprese sono all’ordine di pochi chilometri l’una dall’altra. Non basta fidarsi della vicinanza con le Eolie, le sette splendide ninfee, stelle che brillano di luce propria e sempre meno, con gli anni, avranno bisogno di basi dirimpettaie. Anche se non guastano perché possono servire – anche loro – da trampolino di lancio…

Blu Hotel Portorosa
Blu Hotel Portorosa

Occorre far intendere che la Sicilia è la terra delle sorprese, dove è difficile incontrare il brutto e la noia. Dove tutto, inclusa la gastronomia, è un caleidoscopio di risorse e di idee. Ma, per far questo, occorre rendere servizi, offrire qualità nell’accoglienza. Sia, questa, un’offerta articolata ma anche moderna, almeno pari a quella della concorrenza che, per certi versi, sa far tanto di più. Non presenta, però, gli stessi contenuti naturali e culturali, la stessa immagine creata dalla tavolozza e dai pennelli passata di mano fra tanti uomini di disparata provenienza…

Germano Scargiali

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