Guerra in Ucraina – Primi “Nein, danke” dalla Germania

La guerra dell’esercito UKR contro la Russia sta durando troppo e non c’è segno di volontà da parte dei “piloti” occidentali di questa guerra, di terminarla neppure ottenendo una sconfitta parziale o un armistizio con la Russia.
Nel mentre, oltre 400.000 cittadini tedeschi si sono espressi contro l’aumento del sostegno militare alle truppe ucraine (nein, danke).
Mi permetto di dire che è da IMBECILLI imbastire una guerra mandando al macero una intera nazione, standosene comodamente seduti in una scrivania lontana 10.000 km dalla zona di guerra e gestendo il tutto tramite sistemi informatici.
Come gioco va tutto bene solo che sul campo ci sono soldati veri che muoiono o vengono storpiati, non solo impulsi elettronici.
Ciò che più mi dispiace è che tutto il pacifismo europeo, tutte le manifestazioni fatte contro le varie guerre, il messaggio offerto dalla grande manifestazione lì all’Isola di Wight, tutto sparito nel nulla!
La generazione anni 2000 la quale, a causa della perdita dei valori sociali perché plasmata da circa 20 anni d’indottrinamento tramite un falso-comunismo, oggi chiamato “democratico”, si occupa d’altro e non ha contezza dei risvolti bellici che l’espansionismo USA ha nel mondo.
Finito l’URSS, il grande incomodo paventato rivoluzionario (mentre invece voleva solo proteggersi da infiltrazioni capitaliste), oggi non c’è più nessun contrasto alle guerre per l’appropriazione di beni naturali, come sappiamo in essere già con l’assassinio di Enrico Mattei nel 1962, con le guerre mediorientali cui l’ultima vide il brutale omicidio – che rimarrà impunito – di Gheddafi, ingiustamente accusato di preparare una guerra chimica!
Dal 2014 le medesime forze hanno organizzato un complotto per arrivare a stuzzicare la Russia, nel tentativo di innescare un movimento secessionista delle 15 etnie russo-siberiane, basato sulla minaccia di armi nucleari puntate sul territorio della nuova Federazione Russa, naturalmente col concorso di corruttori clandestini…

Si dice che la guerra in Ucraina non sfocerà mai nello scambio di bombe nucleari ma ciò è abbastanza falso perché gli USA hanno più volte affermato che la Russia non potrà mai vincere. Per raggiungere tale obiettivo stanno impegnando quasi tutte le loro risorse belliche, quelle delle 27 nazioni UE e di alcune potenziali new entry, nonché dell’Inghilterra.
Una sproporzione enorme: il potere industriale e militare di quasi un miliardo di persone contro i soli 145 milioni di russi!
Ciò significa che la capacità dell’esercito russo è pressappoco pari o superiore alla coalizione.

L’Ucraina è ormai quasi del tutto piallata dalle bombe, l’industria azzerata, la popolazione fuggita all’estero e la NATO continua disperatamente a insistere spronando anche gli europei ad un suicido economico dagli esiti imprevedibili.
Se per la Russia vincere o impattare il confronto è una questione di vita o di morte della nazione così come la conosciamo oggi, per gli USA è  questione di prestigio che gli farebbe perdere la leadership internazionale e di conseguenza il suo potere economico rappresentato in gran parte dall’USD.

Ciò darebbe la stura all’avvio della moneta comune dei BRICS (accordo economico tra Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica).
Ora la coalizione sta spostando il teatro principale delle ostilità verso la penisola di Crimea, antica roccaforte dei russi e attualmente presidio militare.
La Crimea è attaccabile sia dal mare,  sia dall’entroterra, mentre i russi hanno un ristretto margine di manovra con base nel Donbass per spostarvi rifornimenti, quindi la penisola è pressoché indifendibile.
 
Tale situazione favorirebbe un cambio di strategia da parte della coalizione: sicuramente una flotta USA si avvicinerà alla Crimea per bombardarla, però posizionandosi fuori dalle acque territoriali. Nel mentre le truppe ucraine di terra tenteranno il blocco delle vie di comunicazione con la penisola, di fatto  circondandola.
Per difendere la Crimea, i russi saranno costretti a danneggiare le principali navi USA lì schierate, magari ad affondarne la portaerei e ciò costituirà una violazione del territorio USA: una provocazione ma quanto basta per dare il passo finale all’escalation e… addio a tutti, ci rivedremo in paradiso!

Il complotto contro la Russia è stato l’errore più grande che la CIA potesse fare, il suo senso di sicurezza e di onnipotenza sta naufragando nello scontro con l’ultima potenza militare del secolo… che non potrà mai battere senza causare un danno peggiore: la distruzione di 1/3 del pianeta e con esso la civiltà occidentale.

FERMIAMOLI, siamo ancora in tempo!!!

Lorenzo Romano (da Roma)

Articoli correlati