Linosa e Malfa nuovi porti: giungono i fondi?

Linosa: arrivano fondi regionali per concretizzare il PRP piano regolatore portuale). In nero tutte le parti da aggiungere per creare un porticciolo sicuro per il traffico civile e il turismo nautico. Anche a Lampedusa il porto, in buona parte naturale, sarà migliorato.

In giro per la Sicilia sembra che per il futuro dei porti turistici regni l’ottimismo in controtendenza ad ogni crisi. Dopo ciò che si è visto in questi anni lungo la costa meridionale dell’isola (Marina di Ragusa, Licata e il mega progetto di Marsala di cui si riparla in queste settimane), le novità dovrebbero venire dai mari delle Eolie e delle Pelage.

Di fronte le Eolie, tutti decisi a “fare da scalo” dalle falde degli accattivanti monti Nebrodi. La nascita dello splendido porto di Capo d’Orlando (in un lampo, dopo decenni di vane attese e speranze), si sta definendo Sant’Agata di Militello, mentre nello storico Portorosa i titolari dei posti barca vogliono organizzarsi per riportare la struttura all’originaria dignità”. La zona a mare dei Nebrodi, insomma, è in fermento e aspira ad essere “gettonata” dal turismo come si spera da sempre…

A Malfa di Salina una “sindaca” di alto livello, come l’albergatrice a 5stelle Clara Rametta, che risponde al telefono “al primo suono” ci ha detto che aspetta presto l’auspicato finanziamento per far sì che lo “Scalo Galera” da semplice approdo divenga un porticciolo aperto sia ai pescatori (già presenti) che ai diportisti, che finora vi ormeggiano eccezionalmente. Di tutti questi porti ci siamo occupati su Nautica, rassegnati alla tradizionale lentezza, ma – come vediamo – qualcosa va avanti…

A Palermo, l’inaugurazione di Sant’Erasmo non ha aggiunto nulla alla ricettività turistica, assicurata soprattutto dal Marina Villa Igiea assieme ai club del porto commerciale e all’Arenella, il cui fiore all’occhiello è il distributore di carburante in testata. Non può negarsi, comunque, che Sant’Erasmo – rifacendosi look per chi…vi passeggia – sia oggi qualcosa di “presentabile” dopo d’abbandono nel corso del “dopoguerra”…

Lo “scoop” viene, però, da Linosa, che fa Comune unico con Lampedusa. La giunta regionale ha approvato un finanziamento da 6 milioni di euro per la messa in sicurezza del Porto della piccola isola, in modo da rendere più facile l’approdo allo “scalo vecchio”. Anche qui gioverà sia al settore pesca, sia al turismo nautico.

Abbiamo già il progetto”, ha dichiarato il presidente della Regione Nello Musumeci in visita alle Pelagie. Abbiamo già scritto sull’argomento, precisando anche che il sindaco Totò Martello, famoso per altro verso (immigrazione), ha serie intenzioni per potenziare la stessa Lampedusa.

E’ stato precisato che la gara dovrebbe essere indetta entro questo 2019 per dare inizio ai lavori già all’inizio dell’anno prossimo.

Quella nelle Pelagie è la sesta tappa, del governatore Musumeci, nelle isole minori della Sicilia, dopo Lampedusa, Ustica, Pantelleria, Marettimo e Stromboli. Nella seconda isola dell’arcipelago agrigentino, Musumeci – assieme agli assessori all’Economia Gaetano Armao, alle Infrastrutture Marco Falcone e all’Ambiente ‘Toto’ Cordaro – ha voluto far sentire la vicinanza del governo regionale ai problemi locali con chiaro riferimento alla qualità dell’accoglienza e degli approdi.

“Vivere nell’isola – ha precisato il presidente a Lampedusa – è sempre stato difficile. Sono tanti i problemi. Eppure i lampedusani hanno la stessa dignità di chi vive nel centro e nelle grandi città. Più le note incombenze per il problema dell’accoglienza…” 

Altro problema, è anche il dissalatore di Linosa: l’impianto funziona regolarmente e riesce a soddisfare i bisogni della comunità isolana. Ma bisogna valorizzare i resti dell’ottimo acquedotto realizzato da circa novant’anni, ma ancora in buono stato. E’ da restituire all’uso di cittadini e turisti in visita sull’isola. Se quello del porticciolo di Linosa era – tanto per cambiare –un finanziamento atteso da molti anni. Ciò che resta è ridurre i prezzi dei traghetti, passo decisivo per rendere più competitiva l’intera offerta turistica.

Due parole, infine per Balestrate dove i gestori romani di Marinedi hanno fatto domanda per collocare i pontili galleggianti anche dal lato della diga maggiore, il che può fare la differenza per rendere ricettivo il porto e portarne a compimento la gestione e relativi servizi a buon livello, secondo i programmi.

Germano Scargiali

Articoli correlati