Clima? Sarà ma non ci credo!

Ecco “un minimo ii serietà” a proposito di energia: L’idrogeno muove i primi passi in sordina. Lede gli interessi che ruotano attorno al petrolio. Ecco la centrale elettrica ad idrogeno di Venezia. Presto sarà in funzione la prima centrale nucleare a “fusione”. Emetterà calore senza bruciare come fanno il Sole e le stelle che solo per questo si “spengono” in milioni di anni. La riserva d’energia in natura è infinita. Se ci fosse veramente bisogno di acqua, con tanta energia a basso costo, in futuro se ne avrà a volontà dissalandola…

Mi facciano vedere tutte le immagini che vogliono. Non ci credo: si può mentire con l’obiettivo peggio che con le parole. Si può mentire con gli occhi e anche con la più franca e salda delle strette di mano. Si mente con un bacio: ricordate Giuda? L’obiettivo può inquadrare ciò che vuole, il brutto escludendo il bello di qualunque realtà e viceversa. Servono le immagini dei disgeli? Quanto è comodo utilizzare quelle estive, anziché andare a riprendere quelli invernali. Adesso dicono che anche l’emisfero sud si scalda. la verrà è che in questi ultimi 5 anni i ghiacci dell’Antartide (foto da satellite) stavano raggiungendo la terra dei fuochi. Clima, energia, acqua: tre imbrogli …mega galattici. Ma quante ne hanno dette: desertificazione, troppa pioggia, effetto serra, buco nell’ozono, surriscaldamento della costa terrestre… Poi, di fronte all’evidenza contraria questo diventa mutamenti climatici. Poi si aggiungono le perturbazioni, eventi climatici estremi. Quante ne sentiremo ancora? L’anno scorso i manti nevosi erano …sempreverdi, quest’anno troppo innevati…

L'Antartide in questi anni ha esteso i ghiacci sul mare come non mai, ma non conveniva ai sostenitori del surriscaldamento...
L’Antartide in questi anni ha esteso i ghiacci sul mare come non mai, ma non se n’è parlato: non conveniva ai sostenitori del surriscaldamento… Adesso dicono che “fa caldo” anche lì: ne parlano solo quando il ghiaccio regredisce, ma bisognerebbe “andarci”. Il passaggio a Nord Ovest dell’Artico, di cui si parla da sempre (quindi si ritiene possibile da sempre), è riuscito a stento solo al secondo tentativo (da parte di una piccola imbarcazione a vela di una dozzina di mt in piena estate fra lastroni di ghiaccio). Il livello del mare in Mediterraneo non cresce dicerto, ma ci parlano di lontane isole che soffrono…

Ma cominciamo dalla “carenza d’acqua”, perché è evidente che siamo di fronte ad una serie di “problemi” collegati.. Sapete perché non si parla più di dissalatori? Mogadiscio aveva il dissalatore nel 1939. Malta già al tempo di Dom Mintoff. Ma, adesso, non se ne parla. Perché? Semplice: perché non manca l’acqua, manca solo di andarla a prendere dove c’è… E c’è acqua ovunque nel mondo, basta scavare. I romani costruivano acquedotti di centinaia di Km, se necessario. Oggi, se fosse necessario, non se ne farebbero di 1000?In genere basta scavare pozzi da 500 metri, in casi estremi 800… L’acqua sotterranea, di origine tellurica o meno, non ha comunque bisogno di piogge… Ma c’è tanta acqua più alla portata, nei climi temperati, che non viene sfruttata… Perché? Perché non conviene!

Occorre tener presente che le amministrazioni non fanno gli interessi del popolo se non “a stralcio”, per quasi esclusiva conseguenza dell’interesse di chi amministra. La prima domanda che si pone l’amministratore è: “Io che ci guadagno?” Stiamo esagerando? Forse, ma solo un po’…

L’arte di governare o “sgovernare” consiste nel creare problemi inesistenti o ingigantirli, così da stanziare cifre maggiori possibili e poi risolvere problemi che non c’erano, ovvero che erano minimi, oppure, ancora, problemi la cui soluzione o meno non può essere controllata.

Ragioniamo un po’: chi può mai dire che le misure anti inquinamento, intese come diminuzione delle cosiddette emissioni,  abbiano un risultato. Esiste un modo per misurare i ridotti effetti delle diminuite emissioni? Quel che è certissimo è che si muoverà un business enorme in quanto a filtri, dismissioni, smantellamenti, sostituzioni etc.

Torniamo all’acqua. In tutto il mondo si sono privilegiate le acque piovane con relative dighe e invasi. Ciò perché la costruzione di dighe e relativa manutenzione è esattamente la più dispendiosa e, quindi, la più redditizia.

A Palermo – ma è solo un esempio –  c’è acqua ovunque. Antichi uomini a noi sconosciuti la facevano salire dal sottosuolo attraverso i qanat: volete che non ci riuscirebbero i “moderni”, se lo volessero? La realtà è che sarebbe inutile, perché l’acqua è contenuta nei monti circostanti, a partire da Monte Cuccio. Ma non viene prelevata. Le falde d’acqua arrivano fino alle banchine della Cala… Ricordate i tanti “cannoli” dell’acqua santa di San Giuseppe (chiesa ai 4 Canti)? Hanno lasciato una sola fontana nell’atrio esterno a destra della navata. I cannoli erano nella cripta: avrebbero fornito di acqua squisita un intero rione. C’è tanta acqua nella Conca d’Oro che l’impianto della Città – da vecchia data – prevede che le navi cisterna, ma in caso di emergenze lontane, ne possano caricare quanta ne vogliono. Eppure per decenni abbiamo avuto l’acqua razionata ed ora ci aiutiamo con l’acquedotto per fortuna tirato da Rosamarina. Tutto perché non si dica che la soluzione è vicina…

A Cefalù si utilizza “finalmente” l’acqua di Presidiana, inutilizzata per “secoli” e fino a pochi anni fa. Tuttavia, una falda ben più grande si perde sotto mare…

Ma parliamo ancora del clima, cui alludono i discorsi sulla mancanza d’acqua: per la prima volta la Tv annunziava preoccupazione per l’acqua che sarebbe mancata in inverno”. Di solito ci preoccupiamo in inverno per l’acqua dell’estate… O no? Ah, ah! Basta, adesso, la neve che è caduta e che “inevitabilmente” in parte si scioglierà alla prima giornata di sole? A parte le grandi piogge di questi giorni… Ma si affrettano a mandare le ultime immagini taroccate della mancanza d’acqua che non c’è più… Fa effetto, fa notizia e …fa contenti coloro che si devono far contenti!

Fatemi,invece, dire da Antonino Zichichi che le emissioni determinano i mutamenti climatici e ci crederò… Non c’è una sola prova scientifica che siano in atto e non c’è una sola prova scientifica che le emissioni possono influirvi. C’è invece la prova certa che i poli si sono coperti e scoperti di ghiacci ed erba più volte prima e talvolta – in minor misura – anche dopo la comparsa dell’umanità sulla terra.

Zichichi: "snobbando Parigi, Trump ha ragione!
Antonino Zichichi: “Se snobba Parigi, Trump ha ragione!” Ma lo scienziato siciliano non è solo. In realtà tutti gli scienziati veri e onesti concordano… Non hanno, però, diritto di parola. A molti i problemi tornano utili, specie quelli inventati…

Ma un’altra cosa è certa: che i provvedimenti relativi ai mutamenti climatici muovono o muoverebbero enormi stanziamenti. In un mondo in cui si produce di tutto alla ricerca di un mercato che non riesce ad assorbire quanto si produce, è comodo lavorare, anche a vuoto …per l’erario.

E con quali strumenti si potrà mai misurare l’efficienza reale degli interventi a favore del clima, visto che non ce ne sono di certi neppure per provare scientificamente che i mutamenti climatici siano in atto? Quindi si lavorerà …spensieratamente. O no? Si noti che creare problemi inesistenti e “risolverli” non è una novità per la pubblica amministrazione. Così come non lo è ingigantirli. Quanti problemi si potrebbero risolvere facilmente e invece si passano al famoso “ufficio complicazione cose semplici”?

Chi scrive si occupa di porti turistici: quanti anni ha impiegato la P.A. per “rassegnarsi” all’uso dei pontili di ormeggio prefabbricati galleggianti di basso costo? Quanto a lungo cercò di progettarli in muratura? Furono i porti “privati” a indicare “il re nudo”…

Moltiplichiamo, dunque, le piccole cifre “in palio” per i porticcioli con le enormi cifre in ballo per acqua, energia, clima… Non è difficile farlo capire neppure al presidente cinese… Ci vuole un Trump o un Berlusconi, avvezzi a lavorare e far soldi in modo un po’ più serio, per mandare tutti a “fac off”… Si pensi quanto costi stroncare l’uso del petrolio: royalties, accise da parte dello Stato, trasporti in mare con le petroliere, costruzione di oleodotti…

Se in alto loco “volessero” risolvere il problema energia – altra amenità analoga al clima – passerebbero subito all’idrogeno ed al geotermico, fermo restando che presto sarà pronta la fusione nucleare (come nel Sole) per usi civili, visto che in laboratorio la si realizza già proprio in Italia. Da sempre all’avanguardia nel nucleare (i ragazzi di via Panisperna). Rende però molto di più, al momento, montare e smontare pale eoliche e pannelli fotovoltaici, per produrre inezie in termini di megawatt. La politica delle energie alternative crea un business enorme basato sul nulla: l’eolico (come ha detto apertamente Sgarbi di recente) non funziona. Il fotovoltaico creerà presto il problema ecologico dei pannelli esausti… Frattanto il petrolio rende a tutti: ai petrolieri, ai governi e, ovviamente, a chi fisicamente li rappresenta…

Germano Scargiali

 

 

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