Fisco tiranno sempre

Lo Stato peggio del Pizzo

Forte con i deboli e debole con i forti: il fisco chiede sempre di più: primo bersaglio, dopo il reddito, anche il patrimonio (Imu) in vergognosa contraddizione on la Costituzione (Art 1 etc). Adesso lo stato, avaro come una vecchia di paese,  risparmia anche sul versamento mensile ai poveri pensionati: 48 ore in più di tardato pare …gli facciano comodo. Ovviamente senza interessi…

Italiani annegano in un mare di imposte e tasse.
Italiani annegano in un mare di imposte e tasse. E’ il fisco più caro del mondo! Toglie oltre la metà del reddito dei cittadini, privandone anche “il circolo”. Non può certo dirsi che ciò si traduca in …più  servizi, ma tantomeno in un fattore di crescita. Anzi, privando il ‘circolo’ del denaro liquido ne inficia il funzionamento del sistema economico. 

Non basta che l’importo pensioni sia invariato da anni, a dispetto della svalutazione “reale” del potere d’acquisto dell’Euro. Anni fa l’UE sancì maledettamente ‘la fine‘ artificiosa dell’inflazione, volano dell’economia, cioè della crescita… Con essa ha abolito anche  la ‘scala mobile‘. La svalutazione sostiene chi investe. La sua fine ha nociuto all’impresa piccola  grande, ma persino alle banche. L’inflazione, se sotto il 5% l’anno circa, è il volano dell’economia e quindi della crescita. Oggi la svalutazione reale, strisciante, …c’è. Ma l’ufficialità lo nega.

E adesso il fatto avvenuto di fresco‘. Il pagamento di marzo delle pensioni non avverrà l’1 marzo ma il 2. Il motivo? L’1 cade di domenica. Dunque, per l’accredito sul conto corrente o per potersi recare all’ufficio postale occorrerà attendere lunedì. La tradizione era da sempre per un anticipazione al giorno prima ma, tant’è, non è la prima volta che la musica dia cambiata…

Per l’occasione, Poste italiane ha deciso, però, di riaprire alcuni uffici nella zona rossa della Lombardia, chiusi in questi giorni per l’emergenza coronavirus. Una consolazione per chi, ancora oggi, riscuote il mensile front office… Ma non si era estinta – giocoforza – questa …razza? E sì: tutti col conto corrente, ormai, per la gioia delle banche, che il denaro lo prestano poco o niente, ma ne vogliono sempre tanto in cassa…

L’altra novità di marzo è l’importo. Le pensioni infatti potranno essere più basse o più alte rispetto all’assegno previsto di solito. La spiegazione della variazione è legata all’Irpef che sarà maggiorata delle addizionali regionali relative al 2019 (effettuate a rate nell’anno successivo). Ma non solo: da marzo e fino a novembre a condizionare l’importo c’è anche la trattenuta per addizionale comunale in acconto per il 2020.

Importi percepiti più alti: cifre in più assolutamente ‘dovute‘. Lo Stato si toglie un debito… Lo fa per dare a qualcuno il classico …zuccherino. Meglio che niente? Già…  Pensione leggermente più alta, insomma, se nel corso del 2019 si dovesse aver pagato più del dovuto di Irpef. In questa circostanza, col pagamento di marzo, i pensionati interessati troveranno una busta ‘più ricca’: riceveranno in tutto, null’altro che il ‘dovuto‘ rimborso.

Evviva!

(Scaramacai)

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Nota

E’ appena il caso di ripetere come non vi siano dubbi che 100, 1000, un milione di euro e più in mano ai privati valgano cento volte la stessa cifra in mano della pubblica amministrazione. L’equivoco-certamente voluto ad una cultura antieconomica – porta ad identificare gli interessi dello Stato e della Nazione (cittadini). Questo è un banale quanto grave errore tecnico oltre che concreto.

Uno striscione significativo:partite Iva vita impossibile. Lo Stato, aggredisce il valore aggiunto, primo motore del benessere della nazione.

Uno striscione significativo: partite Iva vita impossibile. Lo Stato, aggredisce il valore aggiunto, il ‘popolo delle partite Iva, primo motore del benessere nazionale.

Lo Stato è, infatti, il maggior debitore presente sul territorio nazionale e i suoi creditori sono soprattutto i cittadini e la imprese. Gli interessi sono talmente contrapposti che un’identificazione delle due parti sia tecnicamente impensabile. Ma lo dice la stessa logica… 

Infine, non è assolutamente dimostrato, né è dimostrabile che quote in più versate al Fisco si trasformino in maggiori o migliori servizi per i cittadini. Eppure …si afferma così!

Eccoci, evidentemente, di fronte ad un ‘fisco volpone‘, autorizzato ‘a tutto’, a fronte di uno stato bugiardo  quanto ingordo… Esso fa leva su una malsana cultura di ispirazione marxista e prima ancora hegeliana: lo Stato – per essa –  è tutto, è l’assoluto, è una grande madre, provvida con i cittadini: impone le fatidiche regole‘ che ritiene di imporre e chiede con autorità gran parte della ricchezza della Nazione (cives) atteggiandosi ad una sorta di divinità superiore!

Forse è il caso di ricordare che l’autorità centrale nacque sin dall’epoca tribale al servizio del bene di tutti e per tutelare l’interesse di tutti, soprattutto dei deboli (perché i più forti non avrebbero avuto bisogno della protezione di un’autorità superiore): il ‘padrone’ nella società civile è l’individuo! Deve anzitutto poter agire con la massima libertà finché non danneggi il vicino, etimologicamente …il prossimo (Pericle).

Nota 2

Quanto alle strombazzateregole‘ si tenga conto che la morale moderna ha superato da tempo il concetto di ‘morale delle regole’, a favore della ‘morale della coscienza’ che è caratteristica della religione,ma non è un’astrazione. Perché le regole mal si adattano alla realtà concreta, per cui devono avere un ruolo subalterno alla coscienza, come predicano bene i Vangeli ed anche la filosofia più illuminata ( E. Kant, La critica ella ragion pratica).

(Germano Scargiali)

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