“Non lo rifarei più. Ho creato quest’attività, l’ho difesa, ma non so come uscirne. Consiglio ai miei figli di lasciare la Sicilia, andarsene…” Sono queste le parole di tanti che operano nell’Isola nei più svariati settori…
Quando si pensa a “questa Sicilia” degli Helg, dei Lombardo, dei Crocetta, dei Montante, dei Lo Bello, dei Lumia e dei tanti politici e amministratori che hanno compiuto negli anni questo o quello specifico atto di disamministrazione o di reato grave, assodato (quando lo sia), occorre pensare come le vere vittime siano stati i siciliani e la Sicilia e non le impersonali “casse dello Stato”…
Certo, è stata offesa La Repubblica, ma ‘è gente che ha pianto e che piange!
Il grave stato di sottosviluppo – pur parziale – in cui versa l’Isola è frutto di approfittamento, ma anche di incapacità e ignoranza: Del resto, la stessa cattiveria è sostanziale stupidità e può derivare da ignoranza… Quindi, malaffare e inadeguatezza vanno a braccetto. Perché – capiamoci – minore è il danno creato dall’appropriazione di denaro o privilegi, rispetto all’ordine di grandezza di ciò che non è venuto in essere, delle disfunzioni, delle manchevolezze del Sistema nell’alveo del quale dovrebbero svolgersi le libere attività, come la produzione, che sono alla base del migliorare dei servizi, della qualità del territorio, ma anche della cultura e della morale…
Abbiamo avuto governanti poco colti e poco preparati, oltre che corrotti: è già tanto ciò che abbiamo e vediamo intorno a noi. Quanto basta, cioè, alla stretta sopravvivenza, nell’eterna speranza che arrivino i miracoli, di cui se ne vede …uno ogni tanto.
Diciamo tutto questo perché i siciliani non siano teneri con la vera mafia, che è quella che finalmente emerge in questi giorni dai processi ai notabili, più di quanto non lo sia quella dei Riina, Provenzano e Matteo Messina Denaro. Non lo diciamo certo per difendere questi ultimi…
Per guarire il malato, però, bisogna andare alla radice del male: inutili le pomate sul bubbone se non si cura la peste… bubbonica.
Scaramacai