Mondello sotto la scure della pedonalizzazione ‘selvaggia’

L’acqua di Mondello resta eccezionale. Qui è vista dal club Albaria fra Valdesi e il Moletto.

Il problena delle chiusure ‘ad oltranza’ coinvolge anche la bella Mondello, il lido di indiscutibile bellezza che incanta i palermitani e che stupisce gli ospiti d’ogni dove. La bella sabbia, la chiarezza delle acque sono solo le sue prime ‘doti’…

Chi avrebbe dovuto prevedere sin da quando partì il provvedimento ha solo adesso compreso che la navetta a supporto della pedonalizzazione di Mondello ‘deve’ prevedere anche il passaggio dalla Torre, l’ampia zona che comprende, oltre la piazza della Torre stessa, anche Capo Gallo. Rimasto – questo eccezionale sito – del tutto isolato dalle ore 18 alle 24 di ogni giorno…

Il tutto sol perché chi di competenza ha ‘ignorato del tutto’ le proposte avanzate dai commercianti, dai residenti e dalle associazioni locali.

Adesso dev’esser chiaro  come occorra subito migliorare il provvedimento in corso, perché la navetta lavori fino alle 24, perché si programmino iniziative tali da interessare i visitatori, locali e ospiti, sospendendo la pedonalizzazione del tratto di lungomare di Valdesi che comprometterebbe notevolmente la viabilità dell’intera borgata, pregiudicando anche le linee dei bus. Questi rischierebbero di rimanere bloccati nel traffico proprio alle soglie della località balneare: fuori dall’ingresso della piazza di Valdesi. Tanto più che dal tempo dell’urbanizzazione iniziale, esiste la passeggiata lungomare in parallelo con la rotabile.

Rifiuti a Mondello l'anno scorso: in estate si moltiplicano, i cassonetti non reggono, la raccolta resta spesso latitante.
Rifiuti a Mondello l’anno scorso: in estate si moltiplicano, i cassonetti non reggono, la raccolta resta spesso latitante. Non esiste un seervizio di corvé dopo gli eventi (vedi World Festival Albaria)

I disservizi a Mondello sono di casa, come el rsto in tutta Palermo. L’ideologia che determina chiusure ad oltùranza, a definire addirittura ‘selvagge’ nasconde le pecche elementari e ‘pedestri’ in cui cade l’amministrazione. Fino alla sindacatura Cammarata (che provvide creandola quasi da zero) Mondello non aveva rete fognaria. C’era un embrione e solo una decina di utenza erano in regoa. Cammarata provvide su sollecitazione del Club Albaria di cui era anche socio fondatore.

Il problema dei rifiuti e il relativo ‘fetore’ d’immondizia in molti siti è la regola da sempre: un’immagine nefasta per i cittadini e soprattutto per gli ospiti che ‘ci invidiano’ Mondello e restano di stucco di fronte al suo inconcepibile stato di semi abbandono.

Germano Scargiali

Nota

D’accordo. La scelta di una garbata pedonalizzazione delle zone di maggior pregio del centro abitato non è da mettere in discussione. Ma tutto dipende dalla raggiungibilità, che dev’essere agevole anche per gli anziani e i disabili.

Viceversa, anche gli ‘ideologi’ della pedonalizzazione – che non mancano di consistenza e riconoscibilità – si contraddicono, essendo di solito portatori di concetti indirizati contro ogni discriminazione. Ma cultura e logica devono intervenire a modearare ogni  qualunque ‘tendenza’. E ciò è ‘sempre’ vero!

In un luogo dove devo parcheggiare a chilometri un anziano non va. Né chicchessia deve essere costretto a fare la maratona se intende fare acquisti, se gli manca una giacca, un pantalone, un paio di scarpe, una cravatta… Ciò non va sacrificato sull’altare di nessun’altra esigenza.

Perchè a Palermo si è uccisa una città nel suo tesuto umano: i negozianti sono fuggiti viaal centro storico, o lasciando le saracinesche chiuse o cedendole ai  venditoi di gelatini, di arancine ed a qualche local da apericena. Questa non è una città, uesto non è un Centro storico: no, né Palermo né altre città d’arte sono questo. Palermo non deve esserlo. Adesso non le resta che risorgere.

A Mondello si tratta sempre di percorribilità, ma anche di passeggiate e bagno i mare. La navetta qui può veramente aiutare. Ma sempre ci vogliono i parcheggi! Ci sono? Quanti sono? Quante auto posssono ospitare? Lo si voglia o no chiunque abbia un’auto – peciese adulto – rifiuta il triste e affollato bus. Non si può non prenderne atto, sarebbe fuolri dal tempo. Una reazione visibilmentge e meramente ideologica, tipica -purtroppo – di un certo modo di pensare…

Articoli correlati