Per Atreju 2019 la destra riceve il mondo

Si schiarisce il cielo dietro il volto solare di Giorgia Meloni.

E già in corso a Roma e si concluderà domenica “Atreju 2019”, la manifestazione giovanile ultraventennale organizzata da Fratelli d’Italia ed enfatizzata personalmente da Giorgia Meloni…

In tre giornate Atreju vuol evidenziare come si stia facendo strada in maniera credibile la proposta politica di Fratelli d’Italia.

Perché Atreju? E’ il nome un bambino Pelleverde di circa 10 anni (tredicenne nel film di Wolfgang Petersen La storia infinita). Come gli altri membri del suo popolo, vive in una tenda. Ha carnagione olivastra, occhi scuri che vedono fino all’orizzonte e capelli nero-azzurri corvini, che porta raccolti con strisce di cuoio in un ciuffo dietro la nuca. Indossa calzoni corti, scarpe di morbido cuoio e un mantello intessuto con pelle di Bufalo di Porpora, che gli lascia, però, il torso nudo. Il suo nome, nella lingua della sua gente, significa “Figlio di Tutti” e allude al fatto che Atreiu è orfano ed è stato allevato dall’intera tribù.

La destra italiana, che ormai è sempre più rappresentata da Fratelli d’Italia, Fdi, è chiaramente cresciuta per affidabilità e peso politico. Lo testimonia anche la consistenza di questa manifestazione cui presenziano personalità importanti del mondo politico, ma anche della produzione.

“Il partito delle tasse a Palazzo Chigi, il partito antitasse ad Atreju 2019”: le giornate a lungo attese della grande festa annuale promossa da Giorgia Meloni, promettono fuochi artificiali sul fronte dell’economia.

Le anticipazioni che procedono dalla presentazione ufficiale del programma dettagliato della festa – che si sta svolgendo a Roma, attorno all’isola Tiberina – lasciano intuire come si stia facendo strada la proposta politica di Fratelli d’Italia. E che interlocutori di assoluto prestigio ci tengano a dire la loro non solo nei palazzi delle istituzioni, ma anche in un luogo di politica e cultura che raduna da tempo migliaia di persone ogni anno.

A questo meeting edizione 2019 partecipano i presidenti di tutte le associazioni di categoria. Per citarne a braccio, Boccia di Confindustria, Merletti per Confartigianato, Sangalli di Confcommercio, Casasco per la Confapi, Prandini di Coldiretti, Giansanti per Confagricoltura e Agnelli per Confimi. Insomma, si preannuncia un dibattito di elevata qualità con i protagonisti della produzione…

Oltre, ovviamente, a tutti gli altri incontri che arricchiranno anche questa edizione della festa, Atreju 2019 vede una straordinaria mobilitazione del popolo di destra.

La nuova fase politica, che vede al governo un esecutivo formato dagli sconfitti merita un impegno massiccio per far cessare al più presto il Conte bis e tornare al più presto al voto.

Sono attese e saranno importanti le parole che pronuncerà domenica Giorgia Meloni per lanciare le battaglie che attendono l’Italia e vedranno all’attacco la destra e Fratelli d’Italia in particolare…

Sono imminenti le elezioni in varie regioni: “Fino a che non si decideranno – dichiara Meloni – a farci rinnovare il Parlamento, le competizioni locali, specie nei territori oggi governati dalla sinistra, rappresenteranno con il dettato delle urne gli equilibri politici reali del Paese, perché credo alla costante crescita che accompagna il centrodestra ad ogni appuntamento elettorale…”

Ma Atreju è importante anche come spinta per le battaglie parlamentari ed ecco perché l’attenzione si ferma sulle presenze di rilievo registrate a nome del mondo della produzione. La prossima manovra finanziaria rischia di essere di nuovo subalterna alle logiche ‘eurocratiche’, come lascia intendere il nuovo ministro dell’economia Gualtieri. Il fatto che Gentiloni in Europa sia confinato in un ruolo di seconda fila, rispetto ai tenaci fautori del rigore, lascia intuire la triste prospettiva dell’Italia, se questo governo non viene mandato a casa. Ecco perché bisogna dar voce alle categorie, a chi mantiene elevato il Pil nazionale, a dispetto dei tantissimi ostacoli frapposti da fisco e burocrazia.

Da oggi si è alzato il sipario per una tre giorni comunitaria, rivedendo anche tantissimi “fedelissimi” che operano politicamente nelle più diverse zone d’Italia e che una leader intelligente come la Meloni è riuscita a rimettere insieme.

“Siamo davvero alla fine – asserisce Meloni – di quella nostra diaspora… Anche per questo, la destra italiana oggi è credibile.

Si vedrà quel che avverrà davvero in questa tre giorni, ma è certo che molta attenzione è concentrata sulla classica manifestazione, per motivi contingenti divenuta più “speciale” che mai.

Aldo Brandini

(Corrispondenza da Roma)

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