Quei nemici “inventati”

Riscaldamento della crosta terrestre: Alba di Canazei presso la Marmolada (2018)

Se non ci fosse Dio bisognerebbe inventarlo“, affermò in contraddizione con gli altri illuministi, un certo François-Marie Arouet detto Voltaire (filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e saggista ovviamente francese.

Non so se Voltaire fosse credente (quanto Pascal) e ritengo di no. Ma volle “tagliare la lingua”  a tutti coloro che si sforzano di dimostrare l’inesistenza di Dio… E’ chiaro che Dio scientificamente non possa essere né inventato, né negato. E Voltaire, acuto umorista, lo sapeva di certo. Esemplificò gradevolmente il modo corretto di essere “laico”, mettendo alla Berlina Leibnitz (pur filosofo e scienziato insigne) nel suo notissimo “Candido o dell’ottimismo”. Poco più d’un gustoso pamphlet.

Voltaire fa parte di una serie di affascinanti pensatori francesi. Profondi e scanzonati alcontempo erano vittimediondm,entalieori, ma "gettarono sassi opportunimnella piccionaia
Voltaire fa parte di una serie di affascinanti pensatori francesi. Profondi e scanzonati al contempo, erano vittime di fondamentali errori, ma “gettarono sassi opportuni” nella piccionaia degli intellettuali di maniera. Ciò si è ripetuto nella storia, anche prima e dopo l’illuminismo. Parafrasando un altro aforisma volterriano, non importa l’ errore quanto la libertà di pensiero: ” non sono d’accordo con ciò che dici ma mi batterei fino alla morte perché tu possa sempre dirlo”. Tale frase non fu mai pronunciata da lui, ma gli fu attribuita per le sue vedute…

Chi sa che cosa direbbe oggi Voltaire di tutte le “invenzioni”, molto meno importanti dell’inventare Dio – con ovvio sforzo di fantasia – che ci piovono addosso, pensate da chi vi ha interesse o semplicemente dagli stupidi.

Cominciamo da quelle gravi. E’ credibile ciò che afferma il magistrato Carlo Palermo nel suo libro La Bestia: che, caduto il muro di Berlino, e quindi il nemico sovietico, occorresse, proprio all’Occidente, inventare altri nemici. Il motivo è paradossalmente ‘anche’ di carattere morale, ma soprattutto materiale. Esso giustifica il continuare a produrre armi costose e sofisticate per rifornire le inevitabili guerre da combattere contro i nemici ed anche o soprattutto fra nemico e nemico. Magari in nome proprio e contro il diretto nemico: è ciò che sta avvenendo…

Ma ci sono altre “invenzioni” che ci piovono addosso. Esse spaziano in ogni campo e settore possibile. La fantasia, che per Voltaire si doveva adoperare per inventare Dio in carenza della fede, si scatena nello inventare nemici fisicamente definiti, di natura umana, ma anche nemici naturali: sono i pericoli cosmici, le spade di Damocle che pendono sulla testa del pianeta e di tutti noi, miseri mortali, e i nostri discendenti…

Ma, se i primi nemici (artificiali) in carne e ossa sono oggi i musulmani ed i migranti dai paesi poveri in genere, i secondi o i terzi siamo noi!  Sì, noi stessi. “Tutti” siamo colpevoli di tirare troppo lo sciacquone privando il mondo dell’acqua. E pensare che i bimbi del Biafra muoiono di sete. E che fra qualche decennio anche noi… Vien da ridere:l’acqua è una costante sul pianeta,non potrà mai scappare, segue un suo ciclo e il mondo moderno rinuncia da anni ad acquedotti proporzionali a quelli che costruivano i Romani (oggi potrebbero superare i 1000 Km). Ciò per il semplice atto che “si sa”  che l’acqua è ovunque… Male che vada,si trova a 8oo mt sotto terra.

Ma c’è sempre stato chi si dispera: “non manca per bestemmiare, sono le cose contrarie che non vengono…” Creiamo, dunque, anche i motivi per disperarci!

Che l’azione sia proditoria si può dimostrare facilmente. Né serve la falsità dei singoli assunti (cioè dimostrare che i singoli nemici e problemi siano inventati). Proviamo aggirando il problema. Ecco usato il metodo deduttivo: esimi esperti ci esortano a valutare la fonte delle notizie che ci giungono. La dignità, l’autorevolezza

Nientemeno! Ma ciò è esattamente quello che avveniva nell’antichità e fino al Medio Evo. E’ dovuto arrivare un certo G. Galilei per spiegarci e insegnarci che “non si fa“. E’ con la prova scientifica, con la logica, il convincimento che si giunge alla verità. E la verità ammette quasi sempre la prova contraria. Qualunque sia la fonte. Anche se per senso pratico l’avvertimento di un genitore, di un maestro, di un comandante in guerra va preso per buono. Se no è la fine, se no è da stupidi.

Ma un tempo si diceva che, pre saggiare (agli esami di maturità) il raggiunto livello del candidato bisogna  indagare se sappia “riconoscere il sofisma nel ragionamento”. Altro che accontentarsi della fonte

Quanti insegnanti saprebbero, purtroppo, definire che cosa significa nozionismo e che cosa il suo contrario? Sì,siamo proprio nei guai…

Altro che fonte! Insegniamo esattamente il contrario alla gente e ai giovani: “ragionare dovete!

Le più quotate fonti oggi sono corruttibili e corrotte. Le “migliori” testate sono in mano ai maggiori capitalisti che, per altri versi, si dice badino soltanto ai propri interessi. Gli altri media”copiano”, si allineano, sia per conformismo, sia per paura, sia per sembrare incorsa con ciò che si giudica “il meglio”. Tutto questo avviene intorno a noi!

Abituarsi a seguire “l’ipse dixit” della “scienza” antica equivale oggi ad ottundersi il cervello, a dimenticare i concetti appresi a scuola, al liceo e persino all’università. E’ “allucinante”, come dicono per strada…

Si perde il senso della cultura e della scienza, la coscienza del dato (scientifico) e dei numeri (statistica). Si crede alla verità di un articolo o di un Tg… E l’esperto di turno, con aria da oracolo, esorta a farlo… Credete alla fonte, chiedetevi se è qualificata! Ah,ah,ah

La “gente” non si accorge che dei valori statistici vengono puntualmente comunicati quelli che più servono a stupire: il valore assoluto (un numero che significa poco o niente a chi ascolta senza dati di riferimento) l’aumento o il calo annuo o mensile (che significa poco o nulla se non si conosce il trend che è valso per molti anni o molti mesi…).

Si trascura la media, non si paragona alla media stessa nel trend: al dato medio nel lungo termine. Si ignora “la moda” che è il dato più frequente rilevato e può essere rivelatore, rispetto al significato da attribuire alla media. Perché, se le statistiche riguardano fatti umani, somigliano ai contemporanei di Shakespeare: sono fatte della stessa sostanza dei sogni. Quindi vanno esaminate con estrema cura. Confrontate con i volubili fatti umani (gusti passeggeri, mode…). Ma altrettanto vale per i fenomeni planetari, epocali…

Facciamo un esempio molto pratico “stiamo mangiando gli spaghetti da vanti ad un bicchiere di vino, sentiamo e non sentiamola Tv. Ci comunica che il Pil è aumentato meno dell’anno scorso, però nell’ultimo mese di luglio è aumentato di più che fra maggio e giugno. Ma (ma …passami il vino!) quanto abbiamo chiaro che cosa sia il Pil, come venga calcolato, quale sia l’andamento trend che ha avuto nella storia, quale dovrebbe avere, perché “deve” assolutamente aumentare, perché aumenta automaticamente… Allora cresciamo comunque? E se scendesse il Pil ai livelli di 5 ani fa staremo come 5 anni fa? Ma non stavamo, poi, da schifo… Invece non è così: se il Pil tornasse indietro di 5 anni sarebbe proprio uno schifo, significherebbe una forte decrescita reale. Ma queste cose andrebbero non solo dette, ma spiegate e ripetute!

Come credere ad una presenza mediatica del genere? Impariamo, quindi, a mettere tutto su …un “nostro bilancino“.

Peggio. Andando avanti così l’ascoltatore – spettatore – lettore si abitua a “bersi la qualunque“. Credete alle fonti. Ma a chi? Alla Tv di stato? Attenti alle fac news. Ebbene i social network rappresentano un momento di libertà nell’ambito di un’informazione coartata. Fac news e che dire delle bufale giornalistiche?

Tornado ai “nemici inventati” ed ai “problemi inventati” può esser facile far credere a tanta gente ai mutamenti climatici senza che vi sia alcuna prova scientifica (una sola) che siano in atto, che siano irreversibili, che siano influenzati dalle emissioni industriali, che limitando queste ultime il fenomeno si attenui. No: non c’è una sola prova scientifica. Una cosa, invece, è assolutamente certa: i mutamenti climatici creano un mastodontico business, molto articolato, sia per il potere pubblico che per gli speculatori privati: stanziamenti, novità industriali. Se problemi non ce n’è, occorre assolutamente inventarne qualcuno: verranno gare d’appalto, assegnazioni, controlli, ma anche letteratura e persino incarcerazioni: lavoro per tutti! Ma non potremmo inventarci qualcosa di meglio? Il problema è che in certe stanze la fantasia non viaggia a 360 gradi. E questo, per certi versi,è – a volte – anche un bene…

E’ un mondo che produce di tutto e di più (ma nega il cibo ai poveri), che deve esortare ad abbandonare i vecchi consumi per crearne di nuovi, possibilmente più costosi. In cui tutti sono disposti a dire che non ci sono più pesci nel mare, ma poi il pesce azzurro si ributta proprio a mare per non farne scendere il prezzo…

L'Antartide dal cielo meno di 5 anni fa: i ghiacci minacciavano la Terra dei Fuochi
L’Antartide dal cielo meno di 5 anni fa: i ghiacci minacciavano la Terra dei Fuochi. Ora pare che i pinguini vorrebbero un condizionatore: muoiono dal caldo… Ci parlano di terre lontane, di un futuro di là da venire. Il mare avanza, ma non da noi. Quanto siamo fortunati! Peccato che i problemi vicini nello spazio e nel tempo li abbiamo. Ma meglio parlare di quelli lontani: le tartarughe marine s’intorzano perché tu, bambino cattivo, butti spesso a mare la carta delle caramelle… E i fanghi della Stoppani? Tu, intanto, mangia le caramelle con tutta la carta!

Quanto al clima, è infinitamente più facile che, seppure il tempo stesse sul serio cambiando verso situazioni di maggior calore, sia in atto una “tropicalizzazione ” simile alle tante susseguitesi dalla preistoria ad oggi, da quando – per millenni – l’uomo, che apparve tardi, il massimo di CO2 la produsse con il barbecue: Iniziò a scaldare la carne per renderla più morbida sotto i denti. Diventare carnivoro lo fece crescere: non rischiava di diventare vegano per uccidere meno vacche…

Germano Scargiali

Nota. Assistiamo al “fenomeno Greta” del quale non bisognerebbe neanche occuparsi perché trattasi di una minorenne, per giunta minorata psichicamente, sulla quale ogni commento risulterebbe indiscreto e impietoso.

Ma poiché la spacciano per un oracolo e come tale ella stessa si atteggia, occorre mettere i puntini sulle fatidiche i.

A ben vedere, Greta Thumberg è come quelle bambine che dicono di aver visto la Madonna, ma – purtroppo – non è vero. Non neghiamo qualche apparizione della Madre Celeste, ma molto spesso – diciamolo – è tutta un’invenzione… Greta ha, invece, qualcosa di eclatante in comune con degli antichi oracoli pagani: l’aspetto della vergine strana, l’aspetto della “intoccabile”, favorita della diversità. E’ con vero pericolo che il mondo di oggi dà spazio a queste manifestazioni che dovrebbero essere passate e trapassate: esibizioni dietro le quali oggi si nasconde con assoluta certezza, l’opera di una turpe regia.

Durante la marcia odierna (21/09/ 019 è il giorno in cui scriviamo questa nota), si parla di dicotomia, di opposti fra green economy e sviluppo. Anche questo è tecnicamente un banale e marchiano errore. Il concetto asseconda visibilmente la volontà – chiara da anni – da parte dei massimi potentati finanziari di rallentare fino ad azzerare la crescita, onde  assicurarsi il mantenimento del controllo di un mondo che – grazie alle moderne tecnologie presenti in ogni campo, incluse l’agricoltura e l’allevamento – può esplodere di benessere da un momento all’altro…

La green e la blue economy indicano – invece – le strade da intraprendere per il pieno e sano impiego delle risorse della Madre terra e del Continente Acqua, che sono ben lungi – anzi sono lontanissimi – dall’essere sfruttati adeguatamente. Quindi la green e la blue economy non contrastano con lo sviluppo e non giustificano gli auspicati “drastici provvedimenti di cui si parla per rallentare lo sviluppo stesso.

Si tace sugli scienziati che sostengono che, per nutrire tutto il mondo con i sistemi all’avanguardia basterebbe solo il Texas, se adeguatamente coltivato. Né si dica che il pieno sfruttamento della terra necessita di concimi nocivi, perché rinunciare ai fosfati – che distinguono il mondo del benessere dal terzo mondo – sarebbe già oggi impossibile e non avverrà mai. Viste le quantità richieste per l’approvvigionamento. Così come rinunziare del tutto ai solfiti come conservanti.

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IL COLMO E’ CHE LA TV SI STATO AFFERMI CHE VI SIA UNA GRANDE “RESISTENZA DA PARTE DEL SISTEMA” ALLE MISURE CONTRO I MUTAMENTI CLIMATICI. E’ ASSOLUTAMENTE VERO IL CONTRARIO: I GRANDI GRUPPI FANNO PRESTISSIMO A RICICLARSI E PRODURRE BENI E SERVIZI PER I MUTAMENTI CLIMATICI, POTENDO CONTARE SU GRANDI COMMESSE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. ANCOR PIU’ PER L’AMMINISTRAZIONE STESSA: E’ UN INVITO A NOZZE ASSEGNARE “CON LE SOLITE GARE” APPALTI A NON FINIRE. E’ CIO’ CHE I POLITICI DI TURNO RICERCANO… INFINE, I RISULTATI DI OGNI E QUALSIASI RIMEDIO APPRONTATO NON SONO CONTROLLABILI. NON è POSSIBILE ALCUN FEEDBACK: COMODISSIMO!! UNA VERA PACCHIA!!

LA ULTERIORE CONFERMA E’ CHE I MEDIA SAREBBERO DIVENTATI TUTTI IMPROVVISAMENTE ONESTI, ALTRUISTI, AMICI DEL POPOLO E MONOCORDI. NON CE N’E’ UNO CHE METTA IN DUBBIO QUESTI FATIDICI CAMBIAMENTI CLIMATICI, CHE DIA VOCE AGLI SCIENZIATI CHE LI NEGANO. CHE INTERVISTI – ANCHE PER MERA CURIOSITA’ – ANTONIO ZICHICHI CHE E’ FRA QUESTI…

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Tutto il discorso sui mutamenti climatici è un gran baggianata, ma è anche il tentativo di una truffa colossale. Ogni asserzione sui mutamenti climatici è priva di una qualunque prova scientifica. Né c’è bisogno delle dichiarazioni di Zichichi e degli altri scienziati, aditati spregiativamente come “negazionisti” (i soliti aggettivi di maniera), per dimostrarlo. Basta aver studiato e capito che cosa sia la scienza. Quella, almeno, galileiana che è quella che, fino ad oggi, ci consente di vivere, crescere e prosperare…

Anche se il surriscaldamento fosse in corso (e non è certo), non possiamo dire con certezza che non sia un fenomeno naturale, che non sia irreversibile naturalmente, che la diminuzione delle emissioni (quella possibile, fra l’altro, perché annullarle sarà impossibile) possa giovare al problema. Fermo restando che ad emettere la maggior quantità di CO2 nell’atmosfera sono i nostri amati alberi durante la notte. Né scappamenti e canne fumarie potrebbero mai paragonarsi ai nostri verdi compagni d’avventura. Per non parlare di una sola eruzione vulcanica che emette più CO2 di moltissimi anni di possibili emissioni umane.

L’UOMO ABITA UNA PARTE MINIMA ELLE TERRE EMERSE CHE SONO 1/4 DELLA SUPERFICIE TERRESTRE (INCLUSI DESERTI, GROENLANDIA, SIBERIA, POLI… . QUEI 3/4 DI SUPERFICIE ACQUEA SONO UN MASTODONTICO DEPURATORE, PERCHE’ CATTURANO TUTTO CIO’ CHE PASSA SULLA SUPERFICIE.

L’impostazione del problema climatico – come avviene oggi – fa soltanto ridere a crepapelle. E’ UNA GRAN BAGGIANATA. Una sola corsa è certa: è un mastodontico business. Come abbiamo scritto altre volte. (G.S.)

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