Scuole: dove iscrivere i figli per il 2020?

Una classe moderna fornita di lavagna luminosa: sarebbe il caso fosse la regola, vista l’abitudine alla modernità e all’elettronica così frequente in casa.

È tempo di iscrizioni alla scuola per l’anno 2019 -2020. Scuole private o pubbliche,  comunali o statali che siano, noi genitori siamo alle prese con la scelta che riterremo migliore per i nostri figli. Ognuno sceglie la scuola in base alle proprie esigenze e, una volta individuate alcune strutture, si chiedono informazioni ai genitori i cui figli già stanno frequentato proprio per permetterci al meglio la valutazione.

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Una classe ideale: non più i soliti banchi, ma piccoli tavoli rotondi adatti ai lavori di gruppo.

La scelta della scuola privata, molto costata, garantisce oggi qualche “sicurezza” in più. Se sorgono problemi  Ma nelle scuole pubbliche? Qui tutto cambia. Sono alle prese con la scuola per mio figlio e sto valutando la comunale. Dopo aver individuato alcune strutture prendo informazioni e vengo a sapere che in alcune scuole i termosifoni alcuni giorni sono spenti e altri giorni non riscaldano l’ambiente con temperature anche di 14 gradi!

I bambini arrivano a dire ai genitori “oggi a scuola battevo i denti” questo è inammissibile è vergognoso! Bambini di scuole materne o elementari lasciati al freddo…..perché? I rappresentanti di classe parlano e scrivono alla preside offrendosi anche di provvedere a loro spese all’acquisto di stufe, ma la scuola rifiuta l’iniziativa dei genitori. Chissà se nel suo ufficio le temperature sono come nelle aule….direi di no.
L’Italia è al 34mo posto nel mondo (su 70 nazioni) per la qualità della sua scuola: non migliora e non prepara adeguatamente i ragazzi al futuro. Dovrebbe avere uno “sguardo” internazionale, essere in grado di usare la tecnologia, improntare un piano di studi adeguato ai cambiamenti.
Vengono bocciati aule e insegnanti.
Tra i candidati alle docenze troviamo persone che fanno errori ortografici (le doppie, l’acca….) o, peggio, di grammatica. E’ frequente l’errore nella concordanza tra soggetto e verbo. I congiuntivi sono un optional… A tutto ciò si aggiungono i numerosi casi di maltrattamenti che vergognosamente sembrano moltiplicarsi anziché attenuarsi. Un insegnante di 50/60 anni trova difficoltà a stare dietro ad un bambino di tre… Il nostro paese, in conseguenza del ritardato pensionamento, ha insegnanti di età eccessivamente avanzata.
A chi affidiamo, dunque, i nostri figli? Scuole senza riscaldamento e con strutture da verificare, insegnanti spesso poco preparati e non in grado di essere anche buoni educatori….

Classi numerose:unaltroproblema dimolte scuole italiane.
Classi numerose: un altro problema di molte scuole italiane.

Chi dovrebbe controllare? Il Miur, Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca. Non manca mai per le sigle e gli acronimi… Nel 2000 è stato istituito l’Ufficio scolastico regionale, ufficio periferico del Ministero, proprio allo scopo di verificare e vigilare, insieme alle regioni e comuni, le strutture pubbliche. E allora come è possibile che non venga garantita neppure la più semplice esigenza, quella di mantenere al caldo i nostri bambini….
Noi genitori dobbiamo essere uniti per “combattere” un sistema che non va, peggiora ogni giorno, ma dobbiamo essere forti, unirci per garantire un futuro migliore ai nostri figli!
Simona Pepè Sciarria
( Corrispondenza da Roma) 

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