Come se parlasse il Papa: piazza gremita e strade vicine. Strepitosa partecipazione a Torino nella marcia Sì Tav con 4 mila presenze bipartizan. Mancano alcuni pentastellati, ma non tutti, più la popolazione genericamente “rossa” dei No Tav: quelli della decrescita felice…
Ma il motivo per cui la Tav “si farà” risiede nel costume non sempre encomiabile e nell’andazzo della politica italiana: la Tav e le grandi opere vengono gestite dal “centro”. Cioè da …coloro che longa manus o direttamente gestiranno l’impresa. Il governo centrale è tendenzialmente favorevole alle grandi opere, mentre l’interesse delle periferie sarebbe che gli stessi fondi si “spezzettassero”, per dar luogo a tante gare, accontentando clientele che si trasformano in voti e …occasioni di corruzione. Niente di meglio…
La realtà è che – come si è visto per il ponte sullo Stretto, per i grande termovalorizzatori e simili – i fondi si volatilizzano letteralmente, perché i fondi che si stanziano – che si coagulano -per un’opera già decisa, non si stornano facilmente su altri capitoli. Tranne scarse eccezioni. In gran parte sono solitamente, almeno in parte, fondi europei, quando non sono fondi privati (com’era per il ponte di Messina) che non vengono investiti per differenti finalità.
Quanto a ad acquistare – con i fondi eventualmente risparmiati per la Tav – treni per i pendolari sulle linee regionali, trattasi di una disinformata battuta demagogica: sono già arrivati ed altri ne arriveranno treni modernissimi di produzione italiana, battezzati con i nomi di balli moderni: Pop, Flirt, Rock e Jazz. La bellezza e la tecnologia di questi treni è all’avanguardia. Diremmo – e non è la prima volta nella storia italiana – sono l’ invidia di tutto il mondo. L’italia è all’avanguardia nella progettazione e costruzione degli elettrotreni, che ideò nell’anteguerra assieme alla Germania, imponendoli in tutto il mondo (sulle lunghe linee sono preferiti ad altri tipi di treno). Sono treni che non possono essere traghettati, perché i lunghi “vagoni” sono separabili solo in officina. Necessitano -per giungere in Sicilia direttamente dal Continente – del Ponte sullo Stretto.
Germano Scargiali
la torino/Lione è importante per portare le merci dal Marocco alla Calabria e viceversa, viato che il Ponte e il passante sottomarino per l’Africa sono stati rimandati sine die