Isole Minori: buone nuove a livello nazionale

Le piccole isole con le loro calette danno un senso di libertà in più. Qui la caletta con la bella turista è a Pantelleria.

Norme speciali sono state oggetto di dibattito nella 13esima Commissione del Senato. Il presidente Ancim (Associazione nazionale comuni isole minori) ha usato l’aggettivo “soddisfatti”. In arrivo le “Zone Franche”? Briziarelli (Lega) ha ammonito: “Non si ricorra ai giochi per finanziare il Fondo di sviluppo”

Ma andiamo con ordine. Ha avuto luogo un’audizione presso la 13esima Commissione del Senato da parte del Presidente dell’Ancim, Gianni De Martino, e del Segretario dell’Associazione, Giannina Usai, per discutere gli emendamenti proposti dalla stessa Ancim sul disegno di Legge n. 497 riguardante le tematiche e le norme speciali in favore dei Comuni delle Isole Minori.

I rappresentanti dell’Ancim hanno fornito utili chiarimenti sulle proposte integrative avanzate dall’Associazione al disegno di legge rispondendo alle domande dei diversi senatori presenti in commissione. Molta rilevanza è stata riservata ai temi in materia di sanità, istruzione, trasporti, fiscalità, giustizia, fonti energetiche ed ambiente sui quali sono stati presentati dall’Ancim i principali emendamenti.

Vilma Moronesi, presidente della Commissione e senatrice, nel ringraziare l’Ancim per la fattiva collaborazione, ha rinnovato l’impegno ad attenzionare con celerità l’approvazione della Legge. “Siamo molto soddisfatti dell’incontro odierno – ha affermato il Presidente dell’Ancim e Sindaco di Capri, Gianni De Martino – perché questo confronto è la conferma che il lavoro e l’impegno dell’Associazione, anche su questo argomento, sta ottenendo rilevanti risultati”.

Ci si propone che tutti gli emendamenti proposti dall’Ancim vengano accolti e tenuti nella massima considerazione soprattutto perché sono il frutto delle esperienze provenienti dalle realtà territoriali che, come sostiene anche la dottoressa Usai, sono i conoscitori più diretti delle problematiche territoriali ed i più attenti difensori del loro ambiente.

“Siamo anche fiduciosi – ha concluso De Martino – sulle prospettive che si apriranno con una legge che, certamente, potrà essere ulteriormente migliorata nel corso del tempo per adattarla in maniera sempre più calzante alle esigenze delle isole. Attendiamo quindi i prossimi aggiornamenti sull’iter del disegno di legge e ringraziamo, sin d’ora, la senatrice Moronesi e tutti gli altri senatori presenti in Commissione che hanno manifestato grande interesse e disponibilità verso i nostri problemi”.

Sembrano in arrivo anche le Zone Franche… Trattasi di una zona franca a favore delle isole minori, che consentirebbe di rilanciare l’economia del territorio, promuovendone uno sviluppo …compatibile.

La proposta di  un disegno di legge viene dal senatore di Fratelli d’Italia, Patrizio La Pietra

“Le isole minori – specifica – da sempre vivono una situazione di grave svantaggio competitivo rispetto alle altre località italiane. In particolare, la crisi economica globale ha avuto pesanti ripercussioni, andando ad aggravare una condizione di criticità intrinseca come quella derivante dall’insularità e a colpire la principale fonte di reddito del territorio, rappresentata dal settore turistico, con evidenti ricadute negative sia a livello socio-economico che occupazionale”.

Nello specifico la proposta prevede fra l’altro: l’esenzione dalle imposte sui redditi, totale per i primi cinque periodi di imposta, parziale per i successivi periodi fino al nono; l’esenzione dall’imposta regionale sulle attività produttive per i primi cinque periodi di imposta, fino all’imponibile di euro 300.000 per ciascun periodo di imposta; l’esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente, entro determinati limiti e condizioni, totale per i primi cinque anni di attività, parziale per i successivi periodi fino al nono.

“Non si tratta di un privilegio – conclude il senatore La Pietra – ma del solo rimedio per compensare le difficoltà di territori dove i costi di produzione sono molto più alti che nel resto d’Italia a causa dell’assenza di infrastrutture e dell’alto costo dei trasporti e dell’energia. Inoltre questi territori potrebbero fruire di agevolazioni fiscali, come l’esenzione dall’applicazione dell’IVA, anche sui servizi turistici, aumentando la competitività delle attività economiche, allungando la stagione turistica e favorendo l’attrazione di importanti investimenti”.

Aldo Brandini

(Da Roma)

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