Perhè i profughi sono quasi tutti musulmani?

Eccoli ancora in Africa. Il mondo potrebbe aiutarli a casa loro scavando pozzi e aiutandoli a coltivare e realizzare da sé gli attrezzi basilari. Le risorse africane sono in concreto enormi e sono queste che fanno gola…

C’E’ CHI NON SA CHE IN AFRICA CI SONO PIU’ CRISTIANI CHE ISLAMICI…

Di Germano Scargiali

In Africa il numero dei cristiani, in gran parte cattolici, altri copti o protestanti, supera di almeno il 20% quello dei musulmani. Del resto nel terzo mondo le “conversioni” al cristianesimo sono le più frequenti: quella cristiana è ovunque la religione per eccellenza. Proprio per questo è anche la più avversata dagli atei e, per altro verso, la più “aggredita” sul …territorio.

C’è da chiedersi come mai i migranti che dall’Africa giungono in Italia siano di regola musulmani. La domanda resta senza risposta, ma le ipotesi possono essere di oscura natura. Da siciliani non abbiamo nulla contro i migranti e da sempre ci distinguiamo per l’accoglienza. Vari elementi e fattori politici – assieme a questo – potrebbero, però, essere introdotti artatamente e sembrano mirati ad indebolire l’Europa.

Torniamo all’Africa. Il numero dei musulmani africani è attualmente di 316 milioni, metà dei quali sono nordafricani di cultura araba. Nella parte dell’Africa non araba il numero dei musulmani non eccede i 150 milioni. Quando si pensa che l’intera popolazione africana è di un miliardo di persone, ci si rende conto che in proporzione il numero dei musulmani è diminuito notevolmente rispetto all’inizio del secolo scorso. D’altra parte il numero dei cattolici è aumentato da un milione nel 1902 a circa 330 milioni. A questi si aggiungono 46 milioni di appartenenti ad altre confessioni cristiane. Ogni ora 667 musulmani si convertono al cristianesimo. Ogni giorno 16mila musulmani si convertono al cristianesimo. Ogni anno 6 milioni di musulmani si convertono al cristianesimo. Sono numeri enormi».

E’ ampiamente provato ed è diffusa la convinzione che La crescita numerica dell’Islam è dovuta all’alta natalità dei paesi islamici, mentre la crescita del cristianesimo è dovuta alle conversioni.

Il personaggio che più è apparso in allarme per il “calo” proporzionale dei musulmani è lo sceicco Ahmad al-Qataani che nel 2006 rilasciò una famosa intervista in proposito ad Al-Jazeera.

Zakaria Botros, sacerdote copto interessato alla salvezza delle anime è, invece, il personaggio che le autorità religiose islamiche temono di più. E’ definito dal giornale arabo al-Insan al-Jadid come il nemico pubblico numero uno dell’islam. I suoi programmi trasmessi via satellite dagli Stati Uniti, nei quali discute da un punto di vista cristiano gli aspetti più problematici del Corano (la guerra santa, l’inferiorità delle donne, la lapidazione e così via), hanno provocato conversioni clandestine di massa al cristianesimo. La sua perfetta conoscenza della lingua araba e delle fonti islamiche gli permette di raggiungere un vasto pubblico mediorientale. Dall’altra parte gli ulema spesso scelgono il silenzio, non riuscendo a rispondere in maniera convincente alle sue osservazioni. La ragione ultima del successo di Botros è che, mentre certe controparti occidentali criticano l’islam solo da un punto di vista politico, lui approfondisce l’elemento religioso.

Poi c’è il caso italiano della conversione pubblica (e pubblicizzata) del bravo giornalista Magdi Cristiano Allam, che sappiamo bene come esorti tutti a “mettersi in guardia” nei confronti degli arrivi e dei comportamenti degli immigrati. Il fenomeno è visto sotto vari aspetti, alcuni positivi, ma è chiarissimo come rappresenti “un problema” per l’Italia e l’intera Europa.

Mentre questi dati, ben “assodati” valgono a smentire le notizie diffuse sulle conversioni all’islam, sulla scia dell’episodio di Cassius Clay e dei giovani occidentali che si lasciano – in pratica – andare a sentimenti anarchici e aderiscono all’Isis, resta ferma la domanda sul perché – anzi perché mai – gli stuoli di migranti che vediamo sbarcare in Europa sono in grandissima prevalenza islamici. Resta misteriosa anche l’adesione di Papa Francesco al problema dei migranti, come fosse solo questione di misericordia e carità, mentre andrebbero esaminati i motivi storici, meno ineluttabili… La volontà dell’America e della civiltà atlantica di lasciare Africa e Medioriente nel sottosviluppo, a tutto danno del Mediterraneo e dell’Europa stessa.

Papa Francesco resta misterioso per vari altri motivi. Una “novità” come la fine del pontificato Ratzinger fu preannunziata da una battuta criptica dell’allora Cardinale di Palermo Paolo Romeo. Papa Francesco è stato anche indotto a specificare che non era comunista. Tuttavia non riuscì a chiarire che il socialcomunismo, principalmente (ma non solo) perché “si sostituisce” alla fede, è incompatibile con il Cristianesimo. Anzi con tutte e tre le religioni abramiche. Ma ecco una riflessione più approfondita fra le altre: esso compie un tentativo di semplificazione storica (quindi della realtà), riducendo i problemi o “il problema” del cosmo verso l’unità. E’ l’errore di Parmenide, Platone, della Rivoluzione Francese, che si avvicina al peccato originale e a tutti i peccati… Adamo – fosse anche un simbolo – con un sol gesto, cogliendo il frutto, compiva un grandissimo salto di qualità in un solo attimo. Il ladro con un solo furto surroga ore o giorni di lavoro, se non un’intera vita.

Per quanto, a volte, una sola idea, purché buona, può essere quella che fa la differenza, la regola resta che la realtà è molteplice e complessa, oltre che soggetta al trascorrere del tempo. L’uomo si è dato un governo e delle regole per raggiungere la perfezione sociale da migliaia di anni, il trascorrere dei quali ci prova quanto il suo cammino sia difficile e complesso.

La maggior nemica della Chiesa di Roma è, forse, la massoneria, che apprezza, invece, le idee della rivoluzione francese, ponendosi anch’essa – come il social comunismo – quale foriera di un’azione moralizzatrice della società. Non piò essere così, per chi guarda in positivo verso l’indole umana e crede pertanto nei valori della democrazia e della libertà che sono ben legati – del resto – a quelli della fede. Una sola forza non redime il mondo. Dio è perfetto, mentre nel mondo la perfezione, pur essendo grande, non è completa per la presenza del male. In questo margine pieno d’incertezze variegate lavora l’umanità per redimere se stessa è il cosmo stesso. Questa è la più corretta versione cristiana.

Anche le migrazioni, provenienti da territori che sono potenzialmente i più ricchi del mondo hanno del misterioso: studiare i modi e i motivi significa, puntualmente, affrontare un problema complesso. Non si può affrontare il problema solo con un verbo: aiutiamoli, sfamiamoli, accogliamoli. Né con una parola: carità, misericordia. Chiaro, no?

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