Quel maledetto triangolo sulla cartina emiliana

L’avevamo scritto che …il lupo perde il pelo ma non il vizio. Qualcuno si è preso la briga di andare a studiare la distribuzione dei voti “pro Pd” –neppure molti –che hanno determinato la tenuta del partito tardocomunista in Emilia Romagna, nota da sempre come “la regione rossa”, ma dove hanno registrato la crescita di consensi la Lega di Matteo Salvini e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni.

In Emilia Romagna l’area dove ha vinto il PD corrisponde quasi perfettamente al cosiddetto Triangolo della Morte, dove i partigiani rossi sterminarono migliaia di …connazionali italiani…

Che cosa è stato il Triangolo della morte o Triangolo rosso? Un territorio “speciale” rimasto nella triste memoria storica come quell’area dell’Emilia dove, tra il settembre del 1943 e il 1949, si registrò un numero particolarmente elevato di uccisioni per motivi politici, attribuite a partigiani e a militanti di formazioni di matrice comunista.

Riteniamo di cattivo gusto parlare di un periodo che andrebbe dimenticato. Non sempre “i giorni della memoria” vanno infatti “commemorati”. Molto meglio stendere, dopo tanti anni un velo pietoso su ciò che da ambo le parti, per vendetta, si consumò nell’alta Italia.

Visto, però, che c’è in questi mesi chi canta il Bella Ciao come fosse un inno nazionale e invece è l’inno di parte cantato in quei giorni di morte in cui italiani uccisero altri italiani con un bilancio di eccessi – riconosciamolo – che alla fine fece i numeri da ambo le parti, sottolineiamo i risultati di questa attenta ricerca topografica. Nulla di male ci sarebbe se Bella ciao si cantasse come un’invocazione del puro sentimento di ribellione contro l’ingiustizia che comunque permane nella società. Ma non è così! La bella canzone viene cantata a ragion veduta in luoghi e momenti particolari nel senso che tutti conosciamo…

A voler infierire, dovremmo ricordare ciò che i libri di storia trascurano del tutto: che in Sicilia si verificò un fenomeno partigiano, ma anti americano. Che gli americani oltre a mitragliare la popolazione inerme dagli aerei, compirono un eccidio di giustizia sommaria analogo alle fosse ardeatine: una decimazione, cioè 10 siciliani al muro ogni americano ucciso. Ma la storia non ne parla di certo. Insomma, ben altri partigiani ci furono nel vituperato Sud e in Sicilia dove “lo sbarco” riportò dalla porta maestra la mafia da poco esiliata. E’ risaputo, infatti, che “l’onorata società”collaborò con …gli americani per sconfiggere con l’aiuto di navi canadesi e truppe marocchine (con licenza di stupro e saccheggio) ciò che rimaneva dell’esercito italiano richiamato dagli altri fronti (Russia etc).

Gli studiosi indicano in oltre 4.500 i morti causati dalla “giustizia partigiana” scatenatasi alla fine della seconda guerra mondiale solo in quella zona dell’Emilia. La vendetta partigiana si scatenava contro chiunque avesse ricoperto una qualunque carica pubblica o amministrativa fino alla vigilia della sconfitta. Si rivolgeva alle donne che avessero amoreggiato con personaggi ritenuti “fascisti”.  La pericolosa ideologia comunista – che non ammette notoriamente alcun contraddittorio –  contagia ancora chi sopravvive nelle stesse aree geografiche. A nulla hanno potuto la caduta del muro di Berlino, il ricordo emerso degli orrori delle foibe, l’antisemitismo feroce nel modo comunista…

Sergio Natoli

(Notizie e grafica da Vox)

 

Si è verificato di recente uno strano episodio: è stata lamentata l’apposizione di una svastica su un muro di una sezione del Pd. Era, però, disegnata al contrario, come una P a rovescio. Ritenere che un neonazista non sappia com’è una svastica è follia. Le svastiche a volte c’è chi se le fa ovviamente “da sé”.

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